Il progetto elaborato dallo studio Gau Arena. Lo stadio verrà riqualificato entro il 2026 per ospitare i XX Giochi del Mediterraneo di Taranto
È stato presentato stamane, nel corso di una conferenza stampa, il nuovo piano di riqualificazione dello stadio Erasmo Iacovone di Taranto.
Numerosi i soggetti coinvolti nel progetto: dallo studio Gau Arena dell’arch. Gino Zavanella, che si è occupato della realizzazione, fino a Elio Sannicandro, direttore generale del Comitato Mediterraneo per l'organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. La conferenza è stata organizzata da Gruppo Gabetti e da Esperia Investor, che si occupano invece del progetto finanziario legato alla realizzazione dello stadio per un valore di circa 35 milioni di euro. Presenti Roberto Busso, amministratore delegato di Gabetti Property Solutions, Emiliano di Bartolo e Antonio Ferrara, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Esperia Investor.
Il restyling dello stadio verrà realizzato entro il 2026 per essere pronto ad accogliere i XX Giochi del Mediterraneo di Taranto. Il concept progettuale è “all'inglese”, sviluppato su una superficie di quasi 44 mila mq: non si tratterà di un semplice stadio, ma di un impianto multifunzionale nato per ospitare ogni categoria di evento sportivo nazionale e internazionale o evento di altra natura. Nelle aree incluse nel progetto potranno rientrare negozi, musei, ristoranti, alberghi, cinema, parcheggi, media center e palestre.
Uno stadio che risponderà ai criteri infrastrutturali delle massime serie nazionali ed europee (UEFA 4), i cui spettatori potranno vedere la partita in tribuna a soli 5,9 metri dal campo, mentre le curve a 7,4 metri. Vi sarà una copertura integrale, sale per meeting ed eventi, 20 Skybox, aree ospitalità VIP esclusive, circa 18mila mq di spazi commerciali, un centro medico di circa 700 mq, lo store e il museo della squadra.
Tra le possibili attività commerciali: un hotel e un centro benessere, uffici e spazi di coworking, sale video ludiche, palestre, cinema.
Il progetto rientra nel piano di riqualificazione dell’intera città di Taranto che è articolato su diversi punti: recupero della città vecchia, bonifica e riqualificazione del quartiere Tamburi e di Porta Napoli, creazione di infrastrutture verdi per la forestazione urbana, nuove infrastrutture e progetti di mobilità sostenibile, giusto per citarne alcuni.
La fine dei lavori è prevista per il 2026, in modo che lo stadio possa ospitare i Giochi del Mediterraneo che si terranno dal 13 al 22 giugno 2026. Attesi 3.432 atleti provenienti da 26 paesi, saranno ben 50 le strutture utilizzate per le gare (di cui 7 fuori provincia). 45 sono già esistenti, mentre 5 di nuova realizzazione (piscina, centro nautico, 3 impianti di quartiere per pallacanestro, ginnastica e allenamenti).
Il nuovo stadio stimolerà un processo massivo di rigenerazione edilizia del patrimonio residenziale da affiancare ai progetti di riassetto urbano. Funzionerà come acceleratore di dinamiche economiche e urbanistiche, moltiplicatore di iniziative sociali ed economiche, oltre a riconvertire spazi vuoti e a valorizzare strutture esistenti e realizzarne di nuove.