domenica 24 novembre 2024


29/05/2022 09:35:06 - Manduria - Attualità

«A questo punto è necessario che gli organi istituzionali sovraordinati, quali la Prefettura e il Ministero degli Interni, vengano compulsati per riportare i principi democratici all’interno dell’aula consiliare, che dovrebbe rappresentare tutta la cittadinanza e non solo una parte»

Sugli episodi che hanno caratterizzato l’ultima parte della seconda seduta del Consiglio comunale di ieri mattina, riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato sottoscritto da otto consiglieri di minoranza.

«Crediamo che quella di oggi sia stata la dimostrazione più palese ed eclatante di come questa Amministrazione sia una vera e propria dittatura. La strafottenza, la modalità di porsi e i termini soprattutto usati da sindaco, assessore e consiglieri di maggioranza sono gli elementi che ci convincono e confermano che non si può più andare avanti. A questo punto è necessario che gli organi istituzionali sovraordinati, quali la Prefettura e il Ministero degli Interni, vengano compulsati per riportare i principi democratici all’interno dell’aula consiliare, che dovrebbe rappresentare tutta la cittadinanza e non solo una parte.

Il sindaco, che spocchiosamente si rivolge all’opposizione dicendo che chi vince “comanda”, utilizza un termine che froidianamente la dice lunga sul loro modo di operare, per poi raddrizzare il tiro (forse resosi conto della baggianata detto proprio con quel termine), parlando di “democrazia”, dichiarando che loro sono sempre stati aperti al dialogo e alla collaborazione.

Una confusione incredibile, figlia sicuramente del nervosismo che si respira nell’ambiente della maggioranza, considerando la pessima attività amministrativa sinora svolta e l’incapacità dell’Amministrazione Pecoraro di accogliere davvero le sollecitazioni della minoranza nell’interesse della città!

E tale loro atteggiamento ostruzionistico porta sempre e solo ad uno scontro, perché nessuno deve osare contraddirli. Prova ne è stata la seduta del secondo Consiglio comunale che, con la pregiudiziale della maggioranza, non solo confermano la totale chiusura al dialogo tentando di mettere il bavaglio all’opposizione, non solo dimostrano la totale strafottenza nei confronti della città e delle categorie coinvolte circa il tema che avrebbe dovuto essere oggetto del dibattito consiliare, ma soprattutto emerge la vera natura dittatoriale di queste persone che di democratico non hanno assolutamente nulla, a tal punto da non vergognarsi nemmeno di aver sollevato uno scontro verbale fatto di offese ed insulti nei confronti di alcuni di noi di opposizione, che non è scivolato nell'aggressione fisica nei nostri confronti solo grazie all’intervento della polizia municipale.

Effettivamente, pensandoci bene, il sindaco non ha avuto un lapsus: il termine “comandare” l’ha voluto usare consapevolmente, perché è proprio l’atteggiamento che a questa maggioranza calza a pennello!

Ma noi – pur dovendo tutelare il diritto di parola quali consiglieri comunali in ogni sede – non ci stancheremo mai di cercare il dialogo con la maggioranza, proponendo temi e atti amministrativi per l’interesse e la crescita della nostra amata città».

 

I consiglieri comunali

Antonio Mariggiò, Domenico Sammarco, Lorenzo Bullo, Dario Duggento, Mimmo Breccia, Gregorio Perrucci, Pasquale Pesare, Agostino Capogrosso











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