domenica 24 novembre 2024


08/06/2022 08:26:10 - Manduria - Attualità

«La tubazione che collega il vecchio depuratore al nuovo interessano proprietà private. Se il Consiglio comunale non dovesse decidere di ritirare l’argomento, ci si riserva di intraprendere ogni azione nelle sedi competenti»

Alla vigilia della seduta odierna del Consiglio comunale, riceviamo, e pubblichiamo, un intervento del consigliere comunale Agostino Capogrosso (GEA), relativo ad uno degli argomenti iscritti all’ordine del giorno.

«Oggi, è il fatidico giorno: l’Amministrazione in carica approverà definitivamente la variante urbanistica per le trincee drenanti alla Marina!

Purtroppo, motivi personali, non mi consentono di presenziare ai lavori del Consiglio comunale, ma voglio tuttavia esprimere ugualmente il mio pensiero sulla questione, anche se ormai ben noto alla città.

Non entrerò nel merito delle questioni tecniche, già ampiamente discusse in più sedi, non ultima con le osservazioni presentate il 20 maggio 2022, ma mi soffermerò brevemente solo su una di queste, poiché la delicatezza della problematica sollevata è tale da pretendere che il Consiglio comunale oggi si fermi su questo punto e ne rimandi la discussione per approfondimenti.

Ebbene, premetto che il 13 maggio 2022 inviavo ai responsabili di Area 3 (Lavori Pubblici), 4 (Urbanistica) e 6 (Polizia Locale) apposita nota chiedendo riscontro, su alcuni aspetti concernenti la delibera consiliare n. 28 del 22/04/2022, avente ad oggetto: “Impianto di depurazione e collettori di adduzione e scarico a servizio degli abitati di Sava e Manduria. Adozione della variante urbanistica e apposizione del vincolo preordinato all'esproprio”.

Più specificatamente, si chiedeva se l’alloggiamento della tubazione che collega il vecchio depuratore al nuovo avesse riguardato esclusivamente strade comunali o se detta tubazione fosse invece stata alloggiata anche in area non comunale (privata) e più specificatamente sulle particelle 33 e 243 del foglio 114 del Comune di Manduria e se per detto alloggiamento fossero state richieste e rilasciate tutte le autorizzazioni previste dalla normativa in materia.

Nella nota inviata, si chiedeva espressamente, inoltre, che il riscontro pervenisse entro la data di scadenza prevista per la presentazione delle osservazioni alla variante urbanistica, ovvero il 20 maggio, richiesta, completamente disattesa; infatti, l’unico riscontro pervenuto con immediatezza è stato quello del responsabile Area 3 Lavori Pubblici in data 17/05/2022, relativamente alla propria area di competenza (Demanio).

Nessun riscontro dal responsabile Polizia Locale, mentre, solo ieri, alla vigilia del Consiglio comunale, è arrivata la risposta del responsabile Urbanistica, nella quale si afferma espressamente che: “l’ufficio scrivente... non è a conoscenza se sulle particelle 33 e 243 del Fg. 114, di proprietà privata, AQP ha eseguito interventi di posa in opera di condutture, né ha rilasciato alcun tipo di autorizzazione”.

Come è possibile che l’Ufficio Tecnico non ne sia a conoscenza? E, soprattutto, come è possibile che detto Ufficio non si sia prodigato a chiedere approfondimenti ad AQP in merito alla questione? Siamo proprio sicuri che si stia approvando una variante urbanistica che ha “tutte le carte in regola”?

“Se il buongiorno si vede dal mattino”, penso proprio che “qualcuno” debba essere sanzionato e tenuto sotto stretta osservazione, altro che approvazione della variante urbanistica!

Viene ad incrinarsi lo pseudo rapporto “fiduciario” che ha consentito ad AQP di ricevere gratuitamente anche una superficie comunale di 6 ettari!

Alla luce del permanere di tale “situazione” e se il Consiglio comunale dovesse decidere di non rinviare la discussione per consentire maggiori approfondimenti, ci si riserva di intraprendere ogni azione nelle sedi competenti. 

Se oggi venisse approvata la variante urbanistica definitiva, infatti, ciascun consigliere di maggioranza dovrà chiedersi: “Ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per scongiurare questa scellerata decisione?”.

E torno pertanto a chiedere ai consiglieri di maggioranza di porsi le seguenti domande, sempre le stesse, ma ad oggi ancora inevase:

•         Vi siete chiesti perchè, realmente, non si è voluta valutare l’alternativa delle vasche di Bagnolo? Perché il sindaco non ha mai voluto invitare in Consiglio comunale ARNEO per discutere dell’alternativa?

•         Vi siete chiesti perchè, realmente, AQP non ha voluto affrontare pubblicamente la questione nella massima assise cittadina? E, soprattutto, perchè il sindaco ha assecondato?

Un ultimo appello quindi al senso di responsabilità di ciascun consigliere di maggioranza, poiché oggi con il vostro voto diverrete responsabili di questo scempio, rispondendone in modo personale davanti alla città».

 

Il consigliere comunale

Agostino Capogrosso











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