Ultime battute per l’allestimento di stand, espositori e vetrine nei negozi per l’appuntamento con i saldi estivi
Una partenza, la prima settimana di luglio, in parte contestata, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, dove la vendite dei capi moda e dell’abbigliamento da mare – ricorda il presidente provinciale di Federmoda, Mario Raffo - sono entrate nel vivo proprio da poche settimane con l’arrivo dei turisti e con la riapertura dei lidi, dei locali serali estivi e la ripartenza degli eventi. E’ un peccato dunque che ad appena poche settimane dall’avvio della stagione di vendite si debba già mettere la merce in saldo. La Puglia, ma un po’ tutte le regioni del Sud, su la tesi della data unica di avvio saldi per tutta la Penisola non sono d’accordo e da tempo sollecitano date scaglionate.
Intanto, sabato prossimo negozi aperti per l’intera giornata in tutta la provincia, così come lunedì mattina la maggior parte delle attività non osserveranno la mezza giornata di riposo.
Secondo l’Ufficio studi di Confcommercio, quest’anno ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 88 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro.
Come per lo scorso anno, sono confermate le modalità di svolgimento delle vendite di fine stagione, che dovranno avvenire secondo una serie di regole sintetizzate nel decalogo dei SALDI CHIARI E SICURI.
Cambi - La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi - Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti - Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
Prodotti in vendita - I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo - Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Riparazioni - Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L'operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.
Le vendite a saldo andranno avanti sino al 15 settembre 2022.