Inaugurato ieri sera, in piazza Vittorio Veneto, un punto vendita di squisite tipicità enogastronomiche della zona
Olio, genuino e di alta qualità, prodotto principe di questo estremo lembo della provincia di Taranto, ai confini con quella di Lecce, ma non solo. In vetrina, anche tante altre squisite tipicità enogastronomiche della zona: dal vino (sfuso e in bottiglia), alle conserve, dai dolci tipici delle feste patronati (i confetti ricci alle mandorle e la cupeta, ad esempio) ai prodotti da forno (come frise, tarallini e taralli pugliesi).
“Gradi 3.3”, inaugurato ieri sera ad Avetrana, è uno scrigno che racchiude tante emozioni del gusto… Tutte unite da un comune denominatore: la bontà dei prodotti selezionali per i propri clienti. Solo ed esclusivamente, ovvero, le eccellenze della produzione, frutto nobile “di una terra difficile”, lavorate con fatica e artigianalmente.
Una piccola chicca, insomma, che si trova in piazza Vittorio Veneto 33, meta ideale sia per gli amanti dei sapori di qualità del Salento (potranno dar sfogo alla loro fantasia ed accontentare ogni loro voglia), sia per chi volesse organizzare una cena a tema o offrire golosi souvenir di questa terra.
“Gradi 3.3” è una … propaggine dell’oleificio “San Francesco” di Avetrana, fondato, nel 2013, da Massimiliano Nigro e dalla moglie Debora.
«Perché “Gradi 3.3”? Innanzitutto perché 33 è il numero civico e poi perché è un numero perfetto» spiega Massimiliano Nigro all’indomani dell’inaugurazione di questo nuovo punto vendita, che arricchisce il centro storico di Avetrana. «Abbiamo di tutto: dal nostro olio al vino, dalle conserve ai prodotti da forno. Abbiamo selezionato gli articoli in vendita, puntando sempre sulla qualità e tenendo però sempre presente la formula che abbina la qualità al buon prezzo. Offriamo a tutti la possibilità di arricchire la propria dispensa con gusto e la propria cucina con fantasia.
Da noi, poi, sono possibili anche delle degustazioni».
Prodotti di nicchia, insomma, come l’apprezzato olio “San Francesco”, prodotto finale di una filiera (dalla coltura delle olive alla loro lavorazione, sino all’imbottigliamento dell’olio) caratterizzata da un’attenta presenza dell’uomo e dal rispetto verso i maestosi alberi di ulivo, della natura più in generale e delle tecniche colturali tramandate nei decenni, in modo tale da garantire un olio extravergine di altissima qualità e da mantenere intatte tutte le sue proprietà nutrizionali e la genuinità, esattamente come si faceva un tempo.
«Nonostante il lockdown e la crisi che sta vivendo l’olivicoltura (con il costo di materie prime e di manodopera che aumentano, mentre il prezzo delle olio continua a rimanere costante, se non addirittura a diminuire …), abbiamo conservato il nostro segmento di mercato, incrementato con la vendita on line» rimarca Massimiliano Nigro. «Abbiamo diversi gruppi d’acquisto nelle regioni settentrionali e, ultimamente, abbiamo avviato anche l’esportazione in Svezia. Produciamo solo olio extravergine e curiamo molto anche il look delle confezioni. A mio avviso l’olio continua ad essere sottovalutato nel mercato attuale: l’olio è il valore aggiunto da conferire al cibo».
L’ulivo è profondamente radicato nella storia e nell’economia del territorio avetranese: notevole è il suo valore paesaggistico e culturale. Grazie all’amore e alla passione di Massimiliano, di Debora e del loro staff, gli ulivi, che in queste campagne trovano il loro ambiente ideale, donano un prodotto unico.
“Gradi 3.3”, insomma, valorizzando i tesori della terra, ha tutti i requisiti per … sedurre i palati dei buongustai.