Zigomi tumefatti, frattura scomposta del setto nasale, ematomi frontali, ferite lacero contuse al cuoio capelluto e nella zona della fronte che hanno richiesto diversi punti di sutura per il medico aggredito
Grave episodio di violenza al Moscati di Taranto: aggredito un medico in servizio presso il reparto di otorinolaringoiatria. La vittima è stata colpita nel primo pomeriggio di ieri all’interno del parcheggio dell’ospedale: gli aggressori sono poi fuggiti forzando la barra di uscita. Prontamente soccorso dagli operatori del 118, i suoi parametri vitali sono stabili ed è attualmente ricoverato in attesa di intervento chirurgico al setto nasale.
Come riportato dagli operatori del 118, nel primo pomeriggio il dottor E. C., in servizio presso il reparto di otorinolaringoiatria del Moscati, si è presentato alla postazione del 118 a seguito di una grave aggressione subita nel vicino parcheggio dell’ospedale. Come riportato dal dottor Balzanelli, direttore del 118, la vittima presentava abbondante epistassi, zigomi tumefatti, ematomi frontali, ferite lacero contuse al cuoio capelluto e nella zona della fronte che hanno richiesto diversi punti di sutura. Sottoposto a tac cervicale e del cranio, ha riportato una frattura scomposta delle ossa nasali, per la quale sarà sottoposto a intervento chirurgico. Le funzioni vitali erano stabili.
Secondo una prima ricostruzione a cura dello stesso dottore ferito, gli aggressori erano in due. Dopo averlo colpito posteriormente con un’auto, lo hanno ferito ripetutamente sul cranio con oggetti verosimilmente contundenti e sono poi fuggiti a bordo della stessa auto, forzando l’uscita dell’ospedale ad alta velocità.
Massima solidarietà da parte da parte del direttore generale di Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco, immediatamente intervenuto sul posto per accertarsi di quanto accaduto e delle condizioni di salute del medico ferito. La condanna unanime dell’episodio e messaggi di solidarietà sono prontamente pervenuti anche da parte del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dell’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese, informati subito dei fatti.