Ennesimo esposto dell’ambientalista Mimmo Carrieri e immediato intervento della Guardia Forestale
«Ormai sono così tante le discariche a cielo aperto, (molte delle quali ancora a bonificare) che tra non molto gli “untori” dei veleni sparsi sul suolo, a causa di mancanza di spazi, saranno costretti ad “emigrare” alla ricerca di altri territori da inquinare. L’ultima delle tante discariche di “rifiuti speciali pericolosi” (cumuli di onduline di eternit e tubi in plastica rivenienti da impianti di irrigazione) è stata individuata prossimità di un uliveto. La zona inquinata ricade, ancora una volta, nel territorio del Comune di Sava e più precisamente nella contrada denominata “Canale del porco” (mai denominazione più appropriata per colui che ha scaricato i rifiuti). Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Manduria, sempre sensibili alle problematiche ambientali, a seguito del mio esposto (ormai prassi consolidata), sono immediatamente intervenuti sul posto per i rilievi e le indagini di rito. Ora, l’iter che segue ai fini della bonifica prevede che il Comune emetta propria Ordinanza di bonifica a carico del proprietario per violazione della legge 152/06 (norme in materia di tutela ambientale). Qualora il proprietario del sito interessato alla discarica non dovesse ottemperarvi, dovrà farsene carico lo stesso Comune, e successivamente, addebitare le spese al proprietario.
Purtroppo questo prevede la normativa, anche se nella stragrande maggioranza dei casi, i proprietari dei terreni non c’entrano niente con le discariche. Quindi sarebbe il caso che il legislatore rivedesse l’attuale legge al fine di apportarne miglioramenti affinché a pagare debbano essere i veri responsabili dei danni ambientali. Però questo sarà possibile solo se gli “inquinatori” vengono sorpresi nella flagranza del reato, cosa molto improbabile considerato che questi “poveretti” agiscono negli orari più impensabili, a meno che “qualcuno” non decida di intensificare il servizio di vigilanza ecologica».
Mimmo Carrieri