Tutti i servizi vaccinali del nostro territorio, già da diversi da mesi, sono attivi al fine di recuperare il gap vaccinale determinatosi a causa della pandemia
L’emergenza Covid-19 ha avuto un impatto molto elevato sulla popolazione e sui servizi sanitari nazionali. Le misure di sanità pubblica che hanno limitato la mobilità hanno indotto alcune persone a rimandare le vaccinazioni ordinarie programmate per sé stessi o per i propri figli. Inoltre, la necessità di riorganizzare i servizi sanitari per aumentare la disponibilità di personale dedicato a fronteggiare l’emergenza, può aver avuto un impatto sullo svolgimento regolare delle attività di vaccinazione.
Con il ripristino delle normali attività di routine, tutti i servizi vaccinali del nostro territorio, già da diversi da mesi, sono attivi al fine di recuperare il gap vaccinale determinatosi a causa della pandemia. Oltre a questo, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Taranto ha avviato, nel corso degli ultimi mesi, ulteriori campagne mirate per specifiche categorie di utenza. Considerando che il maggior calo di coperture è stato registrato nella popolazione adulta/anziana e negli adolescenti, sono state avviate delle campagne vaccinali di recupero in queste due fasce di età e una campagna vaccinale anti Zoster rivolta alla popolazione fragile.
Per quanto riguarda gli adolescenti, già ad ottobre 2021, per i nati negli anni 2008, 2009 e 2010, è stata realizzata una campagna di recupero della vaccinazione HPV (Papilloma virus) tramite chiamata attiva (invio lettera e/o telefonata) e mediante comunicazione attraverso le scuole, invitando i ragazzi a vaccinarsi presso gli Hub utilizzati per la campagna vaccinale Covid o presso alcuni ambulatori vaccinali. Ciò ha portato ad un incremento delle coperture vaccinali, anche se, come in tutte le province italiane,non si sono ancora raggiunti gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (quella di Taranto, tuttavia, è una delle province in cui è più vicino il raggiungimento della quota di adolescenti vaccinati contro l’HPV prevista dal Piano). Per questa ragione, sfruttando nuovamente la possibilità di vaccinare negli Hub, è stata ulteriormente proposta una nuova campagna di recupero per i mesi di giugno e luglio 2022 tramite recall per le stesse coorti, afferenti al Distretto Socio Sanitario Unico di Taranto e al Distretto Socio Sanitario 7 di Manduria, al fine di raggiungere tutti i ragazzi che non avevano aderito nel corso della campagna vaccinale precedente.
Per quanto riguarda gli adulti e gli anziani, in seguito ad un’analisi dettagliata delle coperture vaccinali per anno di nascita, che ha fatto emergere rilevanti criticità soprattutto nelle coorti di nascita 1956 e 1957 relativamente alla vaccinazione antipneumococcica, ASL Taranto ha avviato, in questo specifico target, una campagna di recupero vaccinale, con chiamata attiva e prenotazione di un appuntamento dedicato a tutta la popolazione over 65 non ancora immunizzata. Ad oggi, questa campagna di recupero è partita nel Distretto 6 (ambulatorio di Grottaglie e Pulsano). L’occasione è utile per controllare lo stato vaccinale dell’utente e proporgli le vaccinazioni raccomandate dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale per questa fascia di età.
Infine, la possibilità di avere a disposizione un nuovo vaccino anti Herpes zoster, ricombinante adiuvato, indicato per i soggetti di età superiore ai 18 anni con stati di immunodeficienza primaria e acquisita o con altre condizioni che controindicano il vaccino vivo, ha dato l’opportunità di programmare una campagna vaccinale mirata verso questa peculiare popolazione. Al momento alla ASL Taranto sono stati destinati 1.300 cicli di vaccino. Il Dipartimento di Prevenzione ha quindi programmato immediatamente una strategia di offerta per la popolazione target facendo tesoro delle buone pratiche di interazione tra articolazioni sanitarie utilizzate nella campagna di vaccinazione di massa anti-Covid (Dipartimenti di Prevenzione, centri vaccinali ospedalieri, Medici di base, specialisti clinici). In altri termini, si è puntato su un modello di “rete” volto a superare le eterogeneità di offerta a livello territoriale, a garantire maggiore equità di accesso e ad ampliare la precedente offerta dei pattern di affidamento esclusivo o quasi esclusivo delle immunizzazioni indicate per l’adulto alla medicina generale, che hanno mostrato dei limiti in termini di risultati. La definizione delle condizioni target specifiche dell’offerta vaccinale anti Zoster ha dunque l’obiettivo di agevolare la chiamata attiva tramite i centri clinici di riferimento o reti di patologia con conseguente somministrazione da parte del personale sanitario del Dipartimento di Prevenzione negli ambulatori vaccinali o presso gli stessi centri di riferimento. Al termine di una fase di programmazione e dei necessari incontri di coordinamento con le direzioni di Presidio e i referenti delle reti di patologia, detta campagna vaccinale è partita con un’esperienza pilota nel mese di giugno presso l’Hub di Martina Franca, in cui è stato vaccinato un primo gruppo di pazienti fragili. L’esperienza è proseguita con un gruppo di pazienti in emodialisi e sono già state programmate nuove sedute vaccinali per i soggetti fragili a cui detta vaccinazione è fortemente raccomandata.