domenica 24 novembre 2024


12/07/2022 09:32:35 - Manduria - Attualità

Un cittadino manduriano si è rivolto alla Procura: chiede che venga fatta luce su questa singolare vicenda

«La salma di mia moglie è sparita: nessuno mi sa dare notizie certe sul posto in cui riposano i suoi resti».

Sembra una storia incredibile, ma è ciò che è accaduto nella vicina Sava.

A raccontarci l’episodio è Giovanni, un cittadino residente a Manduria (non indichiamo il suo cognome per tutelare la sua privacy).

«Mia moglie è venuta a mancare una ventina di anni fa» rende noto di Giovanni. «La sua salma fu tumulata in un campo comune del cimitero di Sava. Nel corso degli anni, mi sono recato con regolarità presso il cimitero, per depositare dei fiori accanto alla lapide della sua tomba».

Negli anni scorsi, prima del lockdown, Giovanni, a diversi lustri dalla scomparsa della moglie, aveva avviato la pratica per effettuare l’estumulazione, che consentisse il recupero dei resti mortali, così come previsto dalla legge e da tutti i regolamenti cimiteriali.

«Nonostante le mie pressioni, per motivi vari non fu possibile effettuare questa operazione» prosegue Giovanni. «Io sono convinto che non sia stata mai fatta».

Durante il lockdown accade ciò che nessuno poteva aspettarsi.

«Io non ho la patente e durante il periodo della pandemia ho scelto di non vaccinarmi» è la premessa di Giovanni. «Non ho potuto quindi recarmi al cimitero di Sava, da Manduria, anche perché gli ingressi ai cimiteri erano vietati. Sono ritornato sul posto il 2 agosto del 2021 e nell’area della fossa comune in cui era seppellita mia moglie è sparita la lapide: al suo posto, vi è la lapide di un altro cittadino defunto di Sava. Dovrei dedurre, pertanto, che quel cittadino è stato sepolto proprio dove prima c’era mia moglie?

Ho provato a chiedere spiegazioni sia agli addetti cimiteriali, sia recandomi presso gli uffici comunali di Sava. Nessuno mi ha offerto una spiegazione plausibile ai miei dubbi. Perché e da chi è stata rimossa la lapide funeraria di mia moglie? Che fine ha fatto tale lapide? Se è stata smaltita, esisterà un qualsiasi documento che ne autorizzava la rimozione e un impegno di spesa per il suo smaltimento.

Perché tutto ciò è avvenuto senza i familiari fossero avvisati?».

Domande che attendono una risposta, anche per il dolore che tale vicenda sta procurando a Giovanni e ai suoi figli.

«Ho presentato un primo esposto alla Procura della Repubblica di Taranto, che però è stato archiviato senza che sia stata fatta luce alla vicenda. Ho dato mandato in questi giorni al mio legali per presentare un’istanza di riapertura delle indagini preliminari. Qualcuno dovrà pur darmi una spiegazione plausibile: chi è seppellito in quell’area in cui prima vi era la salma di mia moglie? Come mai ora c’è la lapide di un altro defunto?».

 

(foto d'archivio non inerente la storia narrata nell'articolo)











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