venerdì 20 settembre 2024


13/07/2022 08:42:18 - Provincia di Taranto - Attualità

Lo sfogo del papà Mauro: «Scusami amore... non sono stato in grado di proteggerti e darti giustizia»

Per i giudici di Taranto, non fu l’inquinamento l’origine dell’astrocitoma, il male che uccise nel 2014 il piccolo Lorenzo Zaratta a soli cinque anni.

Tutti assolti i 9 imputati, per i quali la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio.

Secondo l’accusa iniziale erano state quelle emissioni velenose a generare il male quando Lorenzo era ancora nel corpo della madre.

Il collegio difensivo aveva invece evidenziato l’assenza di studi epidemiologici che mettano in relazione l’astrocitoma e l’inquinamento.

«Scusami amore... non sono stato in grado di proteggerti e darti giustizia».

Lo ha scritto Mauro Zaratta, il papà di Lorenzo (nella foto, entrambi, prima della morte del piccolo Lorenzo, ndr). «Ringrazio Leonardo La Porta (l’avvocato di parte civile, ndr) per essermi stato al fianco per tutti questi anni, Annamaria Moschetti (pediatra, ndr), Antonietta Gatti (la consulente che accertò la presenza di ferro, acciaio, zinco, silicio e alluminio nel cervello del bambino, ndr) e tutti i medici che hanno prodotto relazioni e studi, tutti quelli che mi/ci hanno sostenuto, i PM che hanno fatto il possibile, ma per il giudice, gli imputati non hanno commesso il fatto... e così è».











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