«Continueremo a lavorare per far sì che, dopo la recente donazione di 6 ettari per realizzare le trincee drenanti, questa Amministrazione non conceda altro, a scapito del nostro martoriato territorio»
Un altro rischio per il territorio di Manduria: un altro ampliamento della volumetria della discarica di località “Chianca”, gestita da “Manduriambiente”.
Sull’argomento interviene Agostino Capogrosso, consigliere comunale del gruppo GEA, anche nella sua qualità di presidente della quarta Commissione consiliare (si occupa di Ecologia), che si riunirà nel pomeriggio.
Ecco la sua posizione.
«Parliamo di un impianto di proprietà del Comune di Manduria e non di “Manduriambiente” (come invece riportato in progetto) che ad oggi sembrerebbe gravato dalle seguenti criticità:
- le procedure di esproprio non sono mai state completate; alcune particelle su cui insiste l'impianto, non risultano ancora intestate al Comune di Manduria,
- non c’è stato riscontro riguardo al Certificato di Agibilità già richiesto con nota inviata a “Manduriambiente” dal Comune di Manduria in data 02/12/2021,
Inoltre, la durata della concessione in essere con “Manduriambiente” è condizionata all'esaurimento della capacità volumetrica (che ad aprile 2022 era di appena 5.000 mc residui); pertanto, non solo non può essere concesso nessun ulteriore aumento di capacità, poiché ciò produrrebbe una proroga “all'infinito” dei termini di concessione, ma ci sarebbero tutti i presupposti per la revoca immediata della concessione, sia per sopraggiunti limiti di volumetrie concesse, che per la mancata ottemperanza a specifici obblighi normativi e contrattuali!
In data 6 luglio scorso è pervenuta richiesta formale di parere da parte della Regione Puglia, sul progetto di sopralzo presentato da Manduriambiente, cui bisogna dare riscontro entro 30 gg.
A tal fine, mercoledì 13 luglio, alle ore 18, è stata convocata la IV Commissione (Ecologia) e con l’occasione, verranno approfondite anche le criticità sopra richiamate.
Il sindaco di Manduria, in un suo recente intervento sulla stampa, richiama il Piano Regionale sui Rifiuti, che a suo dire garantirebbe sulla chiusura dell'impianto, e che in tal senso avrebbe ricevuto garanzie anche dall’assessore regionale all'ambiente Grazia Maraschio. Le stesse rassicurazioni che a dicembre scorso l’intera comunità manduriana ebbe a ricevere dal consigliere regionale pentastellato Galante, insieme all'impegno di organizzare incontri sul territorio con AGER, di fatto mai avuti.
Peccato che, proprio con il Piano Regionale sui Rifiuti, approvato lo scorso dicembre 2021, era invece del tutto evidente la direzione in cui volesse andare la Regione! Per “Manduriambiente” era già stato previsto il trattamento della frazione residua dei rifiuti urbani (con TMB che rimaneva operativo fino al 2037!), obiettivo questo, che non poteva essere scollegato da un ampliamento di capacità volumetrica!
Già all’epoca infatti, la Commissione Ecologia da me presieduta, presentò un emendamento al Piano Regionale che avrebbe aiutato a bloccare le richieste di “sopralzo”. Peccato che invece, fu completamente ignorato, forse anche per l'assenza di un rappresentante della nostra città in quel Consiglio regionale del 14 dicembre 2021, come invece fu fatto dai sindaci di molte altre città della Puglia!
Adesso ci troviamo ad affrontare proprio quello che con quel documento, si cercò di scongiurare.
Ad ogni modo, continueremo a lavorare per far sì che, dopo la recente donazione di 6 ettari per realizzare le trincee drenanti, questa Amministrazione non conceda altro, a scapito del nostro martoriato territorio».