Ecco la nota integrale del consigliere comunale. Mancano, però, i riferimenti alle tante inadeguatezze del bando regionale
Riceviamo, e pubblichiamo integralmente, una nota del consigliere comunale Vito Perrucci (5 Stelle), delegato all’Innovazione e Sviluppo Sostenibile. Condividiamo l’opera di informazione fra i cittadini, ma ci saremmo aspettati qualche passaggio anche sulle tante inadeguatezza del bando regionale, che ci sono state segnalate non solo dal consigliere comunale di opposizione (Agostino Capogrosso), ma anche da diversi lettori. Ad esempio, l’insufficienza dei finanziamenti che verrebbero erogati, le condizioni capestro a carico degli utenti, nonché il disimpegno di quasi tutti gli impiantisti riconosciuti dalla Regione. 500 domande in tutta la Puglia, poi, ci sembrano francamente decisamente pochine…
Ecco il comunicato.
«Mi vedo costretto a rispondere ad alcune accuse e illazioni rivolte all’Amministrazione Comunale e al M5S, apparse su alcuni quotidiani locali, da parte di un consigliere comunale di opposizione in merito all’apertura di uno sportello informativo sul contributo regionale del reddito Energetico.
Ritengo l’argomento molto importante e penso debba essere affrontato senza il velo della polemica politica a tutti i costi.
L’esigenza di aprire uno sportello informativo sul R.E. nel nostro comune è nato dall’esigenza di mettere a disposizione dei cittadini un punto di approdo informativo sull’esistenza di un contributo regionale a fondo perduto per tutti coloro che, trovandosi nelle condizioni stabilite dal bando, vogliono installare sui propri tetti impianti fotovoltaici, microeolico e solari termici per la produzione di acqua calda.
La legge regionale n. 42/2019 sul Reddito Energetico, a mio avviso, rappresenta un punto di svolta sul modo di fare politica degli investimenti in Puglia perché, finalmente, approda ad un sistema di incentivazione delle rinnovabili, e soprattutto tende a favorire le installazioni sui tetti dei privati.
Purtroppo, come spesso accade, la Regione Puglia, nonostante la rivoluzionaria idea elaborata, ad oggi non ha provveduto ad una adeguata pubblicità del bando, tanto da essere sconosciuto ai cittadini,ed è ho proprio per questo motivo, quindi,che tanti enti comunali, tra cui il nostro, hanno voluto dare un contributo nella diffusione del bando regionale, aprendo lo sportello e fornendo importanti e preziose informazioni in modo totalmente gratuito.
Tanti Comuni in provincia di Lecce, in provincia di Brindisi, ma anche nel tarantino come Avetrana, Maruggio e tanti altri, hanno intrapreso questa direzione, proprio per testimoniare che fare informazione è l’azione a cui un Ente deve tendere per cercare di dare un ausilio ai cittadini che spesso, per diversi motivi, non riescono ad accedere alle fonti di informazione.
Smentisco, nel modo più assoluto, ciò che si vuol far intendere attraverso gli articoli diffusi,e cioè che si forniscano, nei giorni di apertura dello sportello, informazioni inesatte o incomplete, sugli impegni che il cittadino ha nei confronti della Regione Puglia edegli installatori abilitati nei confronti dei cittadini. Rispondendo nel merito all’articolo del consigliere di opposizione, abbiamo più volte spiegato ai cittadini che il contributo del Gse, per l’energia prodotta in eccesso dall’impianto e immessa in rete, deve necessariamente affluire sul conto dedicato della regione Puglia perchè alimenta un fondo rotativo per la creazione di nuovi bandi e quindi, nuove installazioni; dunque l’indirizzo della platea dei cittadini interessati, non può che essere quella dei più bisognosi, con Isee fino a € 20.000 e che spesso non hanno le risorse per pagare interamente un impianto di tasca propria, figuriamoci se interessati ad avere una detrazione di imposta da recuperare in 10 anni. Così come abbiamo rimandato a fare più opportuni approfondimenti specifici nel consultare gli installatori, in provincia di Taranto, Lecce e Brindisi accreditati su portale della Regione e che ad oggi hanno confermato l’operatività sul fronte delle installazioni sul Reddito Energetico.
A conferma di questo, a poco meno di un mese dalla chiusura del bando, pare che nell’intera Puglia siano state presentate circa 500 domande per l’accesso al contributo, sinonimo che è reale un certo interesse tra cittadini.
Pertanto, il punto informativo del comune di Manduria è nato esclusivamente per fare informazione! Definire tutto questo “propaganda” significa demolire l’impegno di tutti i Comuni che stanno credendo fortemente nelle rinnovabili.
A dirlo non sono io o l’Amministrazione Comunale, ma i cittadini che, sempre più numerosi,chiedono informazioni o materiale informativo sull’argomento,ringraziandoci per il lavoro che stiamo svolgendo. Questo fa un’Amministrazione, stare vicino ai cittadini!
Il clima di collaborazione con i cittadini è tale che si sono addirittura elaborati interessanti spunti per migliorare ulteriormente la misura regionale in questione e che ho personalmente provveduto ad inviare direttamente agli uffici regionali (anziché agli organi di stampa) perché a noi interessa più il “fare” che il chiacchierare sulla stampa o sui social.
Ho notatouna gran voglia di confrontarsi su questi argomenti, che mi ha sorpreso positivamente e mi ha fatto comprendere che tanti cittadini spesso sono un passo avanti rispetto a una certa politica che crea solo malumori e negatività sul territorio.
Un mio personale grazie va all’Amministrazione Comunale, ai dipendenti comunali e a tutti quei cittadini che dimostrano interesse al tema delle rinnovabili e che in futuro ci vedrà sempre più protagonisti in questa direzione».
Vito Perrucci
Capogruppo del M5S
Consigliere delegato all’Innovazione e Sviluppo Sostenibile