«L’Amministrazione passa dal propagandare “come ottenere gratuitamente un impianto fotovoltaico” (come risulta dal manifesto), al “fornire informazioni gratuite”…»
Prosegue il dibattito a distanza sull’efficacia della Misura del Reddito Energetico Regionale. Sull’argomento riprende la parola il consigliere comunale del gruppo GEA Agostino Capogrosso. Ecco il suo intervento.
«Sul Reddito Energetico Regionale vorrei chiarire alcuni aspetti su cui qualcuno continua a far finta di non capire, tentando in extremis, tra comunicati stampa e interventi sui social, un’arrampicata sugli specchi da veri e propri “performers della propaganda senza contenuti”. Non si entra infatti minimamente nel merito delle questioni tecniche da me poste, in quanto incontrovertibili; tuttavia, vengo accusato di scrivere “illazioni” e di “trasmettere negatività”.
Preferiscono vendere fumo e illusioni, addirittura ricorrendo, nel delirante intento di recuperare credibilità, ai GIOCHI DI PAROLE.
Della serie: “la pezza è peggio del buco”!
Siamo passati infatti dall’”OTTENERE GRATUITAMENTE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO” (come riporta chiaramente il manifesto apparso sui muri della città e reperibile in rete) al FORNIRE INFORMAZIONI GRATUITE ai cittadini, come si legge adesso nei vari interventi apparsi sui social e sui comunicati stampa dei 5Stelle.
Due formule, completamente diverse. La prima è certamente PROPAGANDA, illusoria aggiungerei, la seconda invece è il minimo che un’Amministrazione possa fare e rientra quindi tra i DOVERI della stessa! Si è arrivati addirittura a vantarsi che l'iniziativa avesse un “fine etico e non speculativo”. Anche questa “morale” non può essere accettata: attirare l'attenzione con un manifesto che garantisce, FALSAMENTE, un prodotto gratuito, non ha nulla a che fare con l'etica, ma è pura PROPAGANDA. Come non è affatto etico selezionare sui social i commenti, tenendo solo quelli elogianti e cancellando repentinamente quelli scomodi!
Ma in questa idea di politica evidentemente, questi concetti e principi cardine diventano soggettivi! Per me non è così!! Bisogna avere l'umiltà di riconoscere i propri errori, facendo anche passi indietro se necessario, e non piuttosto, spostando rapidamente l'attenzione su altro, giocando con le parole e pensando che i cittadini siano stupidi.
Ma torniamo agli aspetti tecnici. Sarà interessante capire quante domande di adesione verranno presentate nella nostra Città, perché 500 sull’intera regione Puglia, ad oggi, sono SOLO un numero sufficiente per considerarlo un ennesimo flop e basta. Ci auguriamo che per il prossimo bando cambi qualcosa, ma non è corretto scaricare sull’assessore Delli Noci la responsabilità di una proposta di fatto avanzata dal M5S e su cui, come dichiarato dallo stesso assessore, i 5Stelle hanno anche ampiamente partecipato alla stesura del regolamento; tentare ora, quindi, di prenderne le distanze (come ha fatto il capogruppo del M5S locale sui social), ha poco senso, se non quello di riconoscerne i limiti tecnici e politici, già ampiamente descritti nella mia precedente analisi e su cui ci sarebbe tanto altro ancora da aggiungere.
Ad esempio, una famiglia monoreddito di classe operaia, ha certamente un ISEE sotto i 20.000 euro e in Puglia ce ne sono decine di migliaia; ebbene, ti “regalano” un impianto fotovoltaico (come si legge sui manifesti dell’Amministrazione) e non arrivano almeno 1.000 richieste solo il primo giorno di apertura del bando? Invece nulla, come mai? Possibile che solo in pochi riconoscano la grandiosità della Misura e che allo stesso tempo tutte le imprese installatrici pugliesi si sbaglino?
Nulla di personale contro il M5S, ma mi limito ad analizzarne le singole misure ed il modus operandi.
I 5Stelle nostrani arrivano addirittura a criticare la misura della “detrazione 50%”, con affermazioni che hanno dell'incredibile: “poi mi dite quale cittadino lo farà”. Peccato che a tutt'oggi, questa Misura resta ancora quella più conveniente; non a caso, le richieste, già dalla prima pubblicazione della Legge furono innumerevoli e lo continuano ad essere. A questo si aggiunge che se fino all’anno scorso il tempo di ritorno dell'investimento sugli impianti fotovoltaici era sull'ordine degli 8/10 anni; da quest'anno con il prezzo dell'energia alle stelle, il ritorno è sceso a 4/5 anni; quindi investire su questi impianti sfruttando misure reali ed efficaci e non frutto di mera propaganda politica, conviene e anche tanto!
Aggiungo che anche la “cessione del credito” è stata criticata dai nostrani del movimento, con affermazioni che anche in questo caso lasciano interdetti: “poi mi dite quale banca lo farà”!
Ebbene, anche questa continua ad essere invece una soluzione estremamente valida, peraltro introdotta proprio dal governo Conte! Quest'anno non è andata benissimo a causa dei danni arrecati dai “truffatori” per il bonus facciate e per le scelte sbagliate del governo sul contrasto alle frodi, ma il meccanismo della cessione del credito funziona e anche bene: il 110 senza la cessione del credito non vale nulla!
Per concludere, ben vengano tutte le iniziative, non saranno mai troppe, ma di base deve esserci l'assoluta trasparenza ed onestà intellettuale verso i cittadini, che meritano maggiore rispetto, e non invece, manifesti in stile “specchietto per le allodole”! D a un’Amministrazione comunale non lo si può accettare!».
Agostino Capogrosso
Consigliere comunale