Il direttore delle Riserve Naturali Alessandro Mariggiò: « Ma abbiamo lavorato tutti i giorni per raggiungere questo importante risultato: avviare la conferenza di servizi per l'acquisizione di tutti i pareri obbligatori sul progetto di riqualificazione del Chidro. Ora ci aspettano 90 giorni intensi, ma siamo pronti!»
Prosegue il lavoro di rigenerazione del territorio di Manduria, un’opera importantissima continua il suo iter, è stata indetta la conferenza di servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona, finalizzata all’acquisizione dei necessari pareri sul progetto definitivo “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale” – “Realizzazione di progetti per la Rete Ecologica Regionale: proposta progettuale di rinaturalizzazione dell’area del fiume Chidro e realizzazione centro logistico-operativo delle Riserve Naturali R.O. del Litorale Tarantino Orientale”.
«Gli ultimi 3 mesi sono stati molto impegnativi sia per le attività di tutela, con la campagna antincendio boschivo, sia per le attività di promozione dell'area protetta, con servizi info-point attivi tutti i giorni e visite guidate» le parole del direttore delle Riserve Naturali, Alessandro Mariggiò, pubblicate sulla pagina social dell’ente.
«Ma abbiamo lavorato tutti i giorni per raggiungere questo importante risultato: avviare la conferenza di servizi per l'acquisizione di tutti i pareri obbligatori sul progetto di riqualificazione del Chidro.
Ora ci aspettano 90 giorni intensi, ma siamo pronti! Affinchè il sogno di un'intera Comunità si realizzi».
Il progetto si propone di rigenerare in chiave completamente sostenibile un'area fortemente antropizzata, gli interventi proposti sono coerenti con gli obiettivi di conservazione,
valorizzazione e riqualificazione paesaggistica, alcuni degli interventi proposti prevedono:
la demolizione di ingenti volumetrie edilizie in un'area naturale protetta;
l'eliminazione di opere idrauliche presenti nell'alveo di un corso d'acqua;
la ricostruzione, a seguito della rimozione degli elementi artificiali, delle sponde del
corso d'acqua con tecniche di ingegneria naturalistica;
la permeabilizzazione di ampie superfici in precedenza impermeabili;
la rinaturalizzazione di ampie superfici in precedenza artificializzate;
la ricostruzione della continuità degli ecosistemi presenti nel sito a seguito
dell'eliminazione dell'impianto di captazione e trattamento esistente;
realizzazione di una torretta di avvistamento con capanno per il bird-watching.
Il centro logistico-opertivo delle Riserve verrà realizzato recuperando i volumi interrati della vasca di accumulo della stazione di pompaggio, di parte del piano interrato dell’edificio e dei canali di collegamento, anch’essi interrati, tra le due strutture.
Si tratterà, pertanto, di una struttura totalmente ipogea, coperta da “tetto verde” con vegetazione erbacea spontanea ed in parte da vetrate fotovoltaiche, che garantiranno l’illuminazione naturale dell’ambiente. Il centro operativo, anche se realizzato su più livelli, sarà completamente accessibile anche da chi ha limitate capacità motorie. Il centro sarà dotato di un impianto di recupero delle acque piovane da reimpiegare nei servizi igienici.
Il centro delle Riserve Naturali sarà centrale nella vitalità dell’area per lo sviluppo e la promozione del turismo naturalistico sostenibile anche attraverso specifiche attività come l’acquisto di canoe e biciclette per garantire il servizio a noleggio e la mobilità dolce.