mercoledì 25 settembre 2024


08/05/2010 09:42:34 - Provincia di Taranto - Attualità

I tagli del decreto Gelmini si abbattono sulla scuola

 
«Decapitata» la scuola jonica. Non c’è più, infatti, la figura del dirigente dell’Uf - ficio scolastico provinciale - ruolo al quale era stato chiamato il preside Pietro Di Noi, a questo punto «sollevato» dall’incarico -, che aveva sostituito la figura del vecchio provveditore agli studi. In realtà il preside Di Noi era subentrato ad Anna Cammalleri, chiamata a ricoprire altro ruolo dirigenziale presso l’Ufficio scolastico regionale. Ora, invece, dopo Di Noi, a governare la scuola jonica sarebbe stato infatti chiamato ad interim il dirigente dell’Uf ficio scolastico di Brindisi, Capobianco.
   La notizia - in circolazione da qualche giorno nelle scuole - è stata rilanciata ieri dal parlamentare Pd, Ludovico Vico, che ieri ha esplicitamente chiesto al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci, di fare marcia indietro. «Se un taglio proprio si deve operare, forse è opportuno che la stessa guardi tra le stanze e tra i ruoli equipollenti della sua sede barese», alza il tiro Vico.
   «Scuola al collasso, ridimensionata, tagliata, depredata ed ora anche subappaltata»: è questo il commento di Vico, che bolla la notizia trapelata come «inverosimile». Ma tutto trova conferma anche in ambienti sindacali perplessi anch’essi perché sia toccato proprio a Taranto, che pure rispetto alla realtà di Brindisi è più consistente nel numero di scuole e popolazione scolastica, essere stata penalizzata così.
   La scuola jonica ha già subito troppi tagli. «La dottoressa Lucrezia Stellacci - dice Vico -, in applicazione del decreto ministeriale Gelmini che dice di tagliare, e di farlo anche per un ulteriore dirigente amministrativo di alto livello, ha deciso di   tagliare indovinate un po’? Proprio a Taranto cancellando di fatto la figura di riferimento di tutto il mondo scolastico jonico. Il danno va sottobraccio con la beffa. Dopo il taglio - spiega ancora Vico -, toccato guarda caso tra le sei province pugliesi proprio a quella tarantina, la dottoressa ci ha mandato il supplente, nominando una reggenza ad interim del direttore dell’ufficio scolastico provinciale di Brindisi».
   Insomma, Vico appare molto polemico su questa manovra ed annuncia battaglia. «Taranto non merita questo ulteriore schiaffo dopo aver pagato direttamente e indirettamente (riduzione degli organici del personale docente e Ata - taglio delle ore lavoro per le imprese di pulizia - ndr) una riforma della scuola tra le più scellerate della storia italiana. Chiedo con forza che la direttrice Stellacci faccia marcia indietro».
 
 










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