Agli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado “Briganti” ha reso una toccante testimonianza
Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, il dipartimento di Lettere della scuola secondaria di I grado “V. Briganti” con indirizzo musicale di Avetrana ha aderito al progetto proposto dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci dal titolo “La guerra ha gli occhi di chi l’ha vissuta – Il racconto dei reduci avetranesi”.
L’incontro è il frutto di un percorso di studio sull’obiettivo 16 dell’Agenda 2030.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di educare alla cittadinanza attiva attraverso la conoscenza dei drammi che hanno afflitto e che tuttora affliggono alcune aree del mondo. Fare memoria e ricordo oggi è dunque di vitale importanza,affinché si interpretino in anticipo i segnali di intolleranza, antidemocrazia, esclusione e ghettizzazione e si evitino le pericolose degenerazioni che ne potrebbero derivare.
Il giorno 21 novembre, le classi 3A, 3B, 3C hanno incontrato il signor Cosimo Giuliano, testimone oculare della Seconda Guerra Mondiale che ha reso una testimonianza raccontando la propria esperienza relativa a quel drammatico momento storico. Ad accompagnarlo la nipote Margherita De Vito, il presidente dell’associazione Luigi Franzoso e alcuni soci molto attivi sul territorio: Giancarlo Parisi, Alessandro Scarciglia e Carmelo Totaro.
Il signor Giuseppe Tarantini non era presente all’incontro per sopraggiunti motivi di salute.
Accolto con l’Inno dell’Arma di Cavalleria, il reduce Giuliano ha dato vita alla drammatica pagina di storia del Novecento.T utti i ragazzi sono rimasti sorpresi perché, nonostante l’età (102 anni) e quello che ha passato, era molto felice di raccontare la sua storia, ma soprattutto sicuro e veloce nell’attingere ai suoi ricordi.
In religioso silenzio, gli studenti hanno discusso e commentato con Cosimo i docu-filmati, frutto di varie interviste a cura di Andrea Chioppa e Giancarlo Parisi.
Momenti toccanti e coinvolgenti i racconti del protagonista che non ha rinunciato a portare la propria testimonianza tra gli studenti, i quali hanno consegnato al signor Cosimo una pergamena ricordo, ringraziandolo per aver accettato l’invito, permettendo loro di aprire la mente ad orizzonti più vasti del sapere e a vivere un’esperienza indimenticabile dal punto di vista umano e culturale.
La sua voce diretta ha suscitato vivo interesse nei ragazzi, portandoli a rivivere l’orrore di quel periodo, promuovendo una riflessione critica e una coscienza condivisa indispensabili per sviluppare una cultura di pace in un momento storico di guerra pluridimensionale.