La denuncia dell’Associazione contro Tutte le Mafie
«Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 si è previsto per il 2010 la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’Irpef a finalità di interesse sociale. Associazioni ed enti pronti a rimpinguare le loro misere casse con l’adesione di cittadini seguaci delle loro attività. Sarebbe bello se non fosse tutto un trucco, così come ha constatato l’Associazione Contro Tutte le Mafie, che avrebbe investito quei contributi nei suoi siti web principali: d’inchiesta www.controtuttelemafie.it e di promozione del territorio www.telewebitalia.eu.
L’Agenzia delle Entrate ha imposto la presentazione delle richieste di ammissione al beneficio entro il 7 maggio 2010 e solo in forma telematica, nei modi e nelle forme previste dall’ufficio. Per farlo vi è l’obbligo dell’abilitazione ai servizi telematici.
Dal 23 aprile al 7 maggio ci sono 14 giorni, di cui solo 10 lavorativi.
In questi 10 giorni, molti richiedenti hanno provato ad inoltrare la richiesta, ma il sistema non ha riconosciuto la password e il pincode dell’anno precedente.
La richiesta del nuovo pincode e password è rimasta disattesa.
I contatti telefonici con l’agenzia (a pagamento) sono stati impediti dalla lunga lista d’attesa, (fino a 70 contribuenti).
Risultato: in tempi ristretti e per i disservizi dell’Agenzia delle Entrate non tutti hanno potuto accedere al beneficio.
Presidente dr Antonio Giangrande
ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE