lunedì 25 novembre 2024


19/02/2023 10:40:23 - Avetrana - Attualità

«Da parte della politica è mancata e manca una visione di sviluppo del territorio che faccia dialogare i comuni confinanti e sia costruttrice di reti di collaborazione e progettualità nell’interesse reciproco»

Le comunità locali per anni hanno chiesto, proposto, gridato, ma a nulla è valso se, dopo quasi vent’anni di manifestazioni, raccolte di firme, relazioni tecniche, pareri autorevoli, il Consiglio comunale di Manduria ha adottato la variante urbanistica ‘Parco dell’acqua’ con cui rendere fattibile lo scarico complementare del realizzando depuratore consortile Manduria/Sava nel bacino di Torre Colimena.

«E’ già un macroscopico errore – commenta Toni Greco, presidente della delegazione  Confcommercio Avetrana - aver permesso che il depuratore consortile fosse realizzato in zona residenziale Urmo, a qualche metro dalle riserve naturali Salina Monaci e Palude del Conte; ovviamente, con l’approvazione dello scarico complementare delle acque depurate non assorbite dalle trincee drenanti nel bacino di Torre Colimena si arrecherà un grave danno ad una delle aree naturalistiche più belle e ricche di biodiversità  del territorio tarantino e del Salento. Una zona baciata dalla bellezza per le sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche e che avrebbe potuto avere uno sviluppo turistico ben diverso se la politica avesse saputo riconoscerne il valore ed esaltarne le potenzialità anche economiche.

Da parte della politica è mancata e manca una visione di sviluppo del territorio che faccia dialogare i comuni confinanti e sia costruttrice di reti di collaborazione e progettualità nell’interesse reciproco. La geografia dei territori non corrisponde ai confini delle amministrazioni: il mare, il paesaggio costiero è lo stesso, e ciò che vede il turista sono chilometri di sabbia finissima e un mare cristallino al quale ogni estate le pagine della stampa specializzata e le classifiche turistiche dedicano lodi. Una ricchezza però che  - conclude Greco- le Amministrazioni dei comuni del  versante orientale  della provincia di Taranto nella maggior parte dei casi non hanno  saputo sfruttare, la vicenda di Torre Colimena ne è una riprova».

Anni di slogan urlati dalle popolazioni locali e perfino da personaggi illustri - da Romina Power ai Boomdabash-,  i manduriani e gli avetranesi assieme nelle piazze -perché la gente lo sa che il mare è di tutti - , non sono serviti ieri per indurre ad un ripensamento chi è stato chiamato a dare  il via libera, con il proprio voto, ad un danno ambientale autorizzato.

 











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