Il Presidio invita le forze sane della società civile di Manduria a incontrarsi e fare fronte comune dopo l’episodio delittuoso di questi giorni
Nelle scorse ore a Manduria si è consumato un cruento omicidio in stile mafioso (così come riconosciuto dagli inquirenti) che ha visto protagonisti giovani ragazzi, la cui età media è di 21 anni.
Quest’ultimo episodio criminale è tra i più violenti degli ultimi anni, sintomo di una fortissima disgregazione sociale, causata da molti fattori che hanno portato a una profonda povertà educativa, culturale e sociale, che nella città messapica assumono, anche per il suo passato, dimensioni decisamente più preoccupanti.
Alla luce di tutto questo, il Presidio Libera di Manduria ritiene urgente chiamare ancora una volta a raccolta tutte le forze sane della società civile e proporre nuovamente alla città una riflessione su questioni sociali che da anni vengono sottovalutate.
Quanto accaduto impone di superare un atteggiamento di indifferenza e disinteresse. Non è più tempo di lasciare i giovani da soli a combattere la difficile guerra della difesa del territorio, della propria libertà, del proprio futuro. I giovani hanno bisogno di trovare spazi e persone che siano capaci di produrre percorsi di onestà e di crescita, sviluppo e relazioni sociali significative. Bisogna pertanto tornare ad assumersi appieno il ruolo di educatori e di compagni di viaggio delle nuove generazioni.
Il territorio ha necessità di riscoprirsi ricco di vita e bellezza e di coinvolgere anche tutte quelle associazioni e movimenti che, nonostante il poco seguito, con fatica continuano a portare avanti progetti educativi.
È arrivato il momento di incontrarci per fare fronte comune, affinché possiamo comprendere quali passi compiere insieme, analizzare quanto determinati fenomeni criminali siano destinati a crescere e interrogarci su cosa fare per arginarli.
Il Presidio si rende disponibile a collaborare con le realtà e tutti gli enti operanti a vario titolo in zona.
Presidio Libera Manduria