venerdì 22 novembre 2024


26/03/2023 09:49:59 - Avetrana - Attualità

La sua lettera di propositi: «Entro in Consiglio comunale, a testa alta, con tutta la voglia e l’entusiasmo di imparare, di proporre, di confrontarmi, di portare avanti le istanze dei miei elettori e di tutti i cittadini avetranesi e di fare opposizione»

Novità nei banchi della minoranza di Avetrana: Luigi Conte si dimette e lascia il proprio scranno a Martina Tarantini. Ecco la sua lettera di propositivi per questa esperienza amministrativa.

«Sono molto riconoscente al dott. Conte per avermi dato questa ulteriore occasione di crescita.

In Consiglio comunale Gigi lascia, senza dubbio, un grande vuoto da riempire. Servono responsabilità, capacità di leggere le esigenze territoriali, fornire risposte concrete e fattibili e soprattutto serve la libertà, dote ormai di pochi. La libertà di decidere da che parte stare, perché il credo politico, gli ideali, la coscienza non si barattano per una manciata di voti e di un posto in giunta. Faccio parte di un gruppo che non si è mai piegato. Ed è così che entro in Consiglio comunale, a testa alta, con tutta la voglia e l’entusiasmo di imparare, di proporre, di confrontarmi, di portare avanti le istanze dei miei elettori e di tutti i cittadini avetranesi e di fare opposizione. Opposizione, sì, perché tra i tanti, tantissimi problemi che ha il nostro paese pare che ai più, dentro e ormai fuori da questa amministrazione non si vedano di buon grado le attività che il gruppo consiliare di Rilanciamo Avetrana compie.

Come primo suggerimento consiglierei alla maggioranza di cominciare ad amministrare facendo qualcosa di straordinario oltre all’ordinario spacciato per miracolo.

Varie le criticità sulle mosse fatte dai nostri amministratori e quasi sempre le proposte dei consiglieri di minoranza sono state accantonate, vessate, come se l’opposizione non rappresentasse le esigenze e il pensiero di metà della popolazione avetranese votante.

Per citarne alcune, tentativi da parte del mio gruppo politico di discutere sulla rimodulazione delle imposte comunali , rimbalzate su un muro di gomma e a discapito di chi? Delle tasche dei cittadini che forse avrebbero potuto non pagare.

Derisi dopo l’aver denunciato il loro aumento di indennità perché a detta loro imposto dall’alto,  abbiamo proposto che quegli aumenti sui loro stipendi potevano essere destinati ad un fondo per scopi sociali o per realizzare piccoli progetti costruiti su misura del paese, mai ascoltati anche in questo caso.

Richiesta di consiglio comunale per discutere e schierarsi contro un disegno di legge sull’autonomia differenziata che finirebbe per mettere in ginocchio il Sud Italia, ignorata completamente.

E la commissione pari opportunità? Che fine ha fatto? Miracolosamente ad Avetrana non c’è più bisogno di avere occhi aperti su discriminazioni, disabilità, diritti uguali per tutti? forse per questo se ne infischiano anche di portare in consiglio comunale la nostra proposta sul DDl ZAN!

Ah e quanto mi sarebbe piaciuto prendere parte alla Consulta Delle Donne! Forse io troppo di parte?!

Eppure i vecchi componenti della Commissione Pari Opportunità di cui facevo parte avendo partecipato ad un bando ufficiale pubblicato sul sito comunale, possono testimoniare che ho dato sempre il mio contributo , messo a disposizione le mie idee e proposte e soprattutto che ci ho sempre messo il cuore. All’epoca il Sindaco e l’Assessore di riferimento non erano del mio stesso schieramento politico. Sicuramente il mio appello verrà ascoltato così magari in una commissione così di spessore e fatta di donne si può discutere , ed esempio ,di quanto sia importante per una donna non cedere al ricatto essere madre o lavoratrice perché le rette altissime del nostro asilo hanno  messo in ginocchio un bel po’ di donne e di famiglie avetranesi.

A quelli invece fuori da questa amministrazione comunale  che hanno preso l’hobby di fare le pulci alla più propositiva e attenta opposizione che Avetrana abbia mai avuto, vorrei chiedere, ma su questa amministrazione non avete niente da dire? O se parlate potrebbero saltare eventuali accordi ?

Badate bene che trasversalità , se non è onesta, è solo un calderone prenota poltrone che porta il paese ad un immobilismo totale e non si ha poi il coraggio di prendere decisioni su argomenti importanti che segnano in positivo le sorti del Paese.

Un paese che da anni ormai vive solo con la manodopera e gli sforzi delle associazioni e dei commercianti a cui va sempre il mio affettuoso ringraziamento e dove il comune è solo un logo, alcune volte imposto, sui manifesti.

Io invece sono cresciuta in un ambiente politico sano, dove il dibattito e lo scontro hanno sempre portato a scelte condivise, perché la scuola politica  l’ho fatta e la continuerò a fare con gente che  ama questo paese e lo difenderà sempre, primo fra tutte queste persone è e sarà sempre il dott. Conte.

Io ce la metterò tutta!».

 

Martina Tarantini











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