Con l’avvicinarsi della stagione estiva, Carrieri chiede degli accorgimenti agli enti preposti
«L’imminente arrivo della stagione balneare mi porta a segnalare alcune situazioni di pericolo per le quali chiedo una particolare attenzione ai fini della tutela dell’incolumità fisica di coloro che tra non molto si riverseranno in massa sulla spiaggia di Torre Ovo.
La prima fonte di pericolo, ma anche di negativo impatto ambientale e paesaggistico, è riferita alla presenza di un consistente numero di tondini in ferro totalmente arrugginiti che, da alcuni anni, sono conficcati in linea verticale sugli scogli adiacenti, la parte più frequentata della spiaggia.
La seconda situazione di pericolo è derivante dalla fuoriuscita di chiodi, anche questi arrugginiti, e sparsi lungo un tratto di circa trenta metri di una pedana in legno per disabili che consente ai medesimi di raggiungere l’accesso in spiaggia sino al bagnasciuga.
Gli scogli dove si trovano i tondini arrugginiti, oltre che essere frequentati da adulti, sono anche punto di riferimento per molti bambini alla ricerca di molluschi ed altro. La lunga pedana in legno, oltre ad essere utile ai diversamente abili, è anche percorsa a piedi nudi dalla maggior parte dei villeggianti che hanno la residenza estiva in quella direzione.
Nel marzo del 2009, avevo presentata denuncia presso la Guardia di Finanza di Taranto, affinché venisse avviata un indagine ai fini di una verifica sul possesso dei documenti necessari (nulla osta impatto ambientale e paesaggistico della Regione Puglia, autorizzazioni per l’assolvimento dei tributi doganali, esercizio della vigilanza costiera e quant’altro previsto dalla normativa vigente) ai fini della costruzione del ponte in cemento che, dalla piazza di Campomarino, avrebbe dovuto attraversare la strada e raggiungere il mare dove, l’impresa SA:CO:S:EM. S.r.l. di Napoli, avrebbe dovuto realizzare l’Idrovia che poi si sarebbe dovuta ricongiungere con lo scalo di Torre Ovo, giusto il punto dove attualmente si trovano i tondini in ferro arrugginiti.
Sembrerebbe che, a conclusione delle indagini espletate anche dalla Capitaneria di Porto, fu ordinato la sospensione dei lavori e quindi, le Idrovie di Campomarino e Torre Ovo non più realizzate.
In conseguenza di quanto sopra esposto, CHIEDO che, ognuno, nell’ambito delle proprie competenze, intervenga con tempestività, al fine di ripristinare lo stato dei luoghi per ciò che riguarda l’aspetto paesaggistico, ma anche eliminare tutte quelle fonti che potrebbero costituire pericolo per l’incolumità fisica per i prossimi vacanzieri e i residenti in Torre Ovo “Marina di Torricella”»
Mimmo CARRIERI
Responsabile provinciale
Settore Ambiente-Ecologia
Associazione C.P.A.