L’autrice, che ha perso il marito e il padre per il Covid, racconta nel libro la storia di quei decessi causati dalla pandemia di cui non si è saputo niente, nemmeno il numero esatto, noto solo a chi è rimasto in vita lacerato dal dolore e dai troppi perché
Il 28 maggio alle ore 18.30 torna con un nuovo appuntamento il “Pro Liber – i caffè letterari” della Pro Loco di Manduria - la rassegna dedicata ai libri ed agli scrittori locali che raccontano il territorio o semplicemente che abbiano con esso un legame, un credito o un debito. Il prossimo incontro, che si svolgerà presso la sala degustazioni delle Cantine Erario, è con Eleonora Coletta e il suo libro ‘Canale terminale’.
Le pagine di ‘Canale terminale’ ci riportano ai terribili giorni della pandemia e ci raccontano le morti per Covid nelle corsie dell’ospedale Moscati di Taranto.
È la storia di quei decessi di cui non si è saputo niente, nemmeno il numero esatto, noto solo a chi è rimasto in vita lacerato dal dolore e dai troppi perché.
L'autrice è una di questi, a spingerla a scrivere è stato il dolore per aver perso in pochi giorni, in quel girone infernale, suo marito e suo padre. Niente di romanzato, tutta verità con riscontri oggettivi, documenti inediti, cartelle cliniche, consulenze e testimonianze drammatiche di altre famiglie, di tanti uomini e donne finiti in quel ‘Canale terminale’ che ha dato il titolo al libro di Coletta, termine usato dall'allora direttore generale della Asl per definire la Rianimazione Covid del Moscati da dove nessuno tornava indietro.
«Per due anni abbiamo chiesto la verità su quello che è realmente accaduto, perché il dolore merita rispetto, ed invece abbiamo ricevuto cartelle cliniche scarne, prive di documenti, e denunce per diffamazione», si sfoga l'autrice che
con altri familiari ha costituito il comitato "Verità e giustizia vittime Covid Moscati".
Leggere quelle pagine fa male ma è un dolore necessario perché mettono in evidenza le storture della sanità che a volte preferisce trincerarsi nel silenzio alzando un muro di gomma davanti a chi, per tutta la vita, si chiederà se poteva andare diversamente.
Dialogheranno con l'autrice Nazareno Dinoi e Marzia Baldari, che raccoglieranno le testimonianze dei parenti delle vittime di Covid.