Relazionerà Giuseppe Stano, la cui ultradecennale esperienza in vari organismi internazionali garantisce massima competenza rispetto al tema trattato
Giovedì prossimo, 22 giugno, a Manduria, nel chiostro del convento dei Frati Francescani, alle ore 19,30, Archeoclub propone una conferenza dal titolo “«Quando la Cina si sveglierà….» una profezia che si avvera?”.
Relatore sarà il cittadino manduriano Giuseppe Stano, la cui ultradecennale esperienza in vari organismi internazionali garantisce massima competenza rispetto al tema trattato.
«La sua presenza in città ci fornisce l’occasione per tentare di gettare uno sguardo fuori dai nostri angusti confini, di fare una sortita in un mondo così apparentemente lontano e diverso, e tuttavia così presente e influente nel nostro quotidiano» si legge in una nota di Archeoclub. «Una novità, speriamo gradita, per noi manduriani, sempre piuttosto inclini a crogiolarci nella rievocazione del nostro glorioso ma, ahimè remoto, passato e troppo distratti rispetto alle problematiche e alle sfide del presente e del futuro.
La profezia, a cui si accenna nel titolo della relazione, e che nella sua completezza recita “Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà”, appartiene nientemeno che a Napoleone Bonaparte, uno che, evidentemente, di fiuto politico ne aveva. E infatti!
La crescita spettacolare della Cina è, sulla scena globale, il fenomeno sicuramente più eclatante degli ultimi decenni e quello che ha, e più ancora avrà, le maggiori implicazioni per noi. Occorre dotarsi degli strumenti per capire questo mondo che, pur essendo il protagonista principale della globalizzazione, conserva caratteri culturali profondamente diversi dai nostri. C’è da dire che i Cinesi, da parte loro, hanno incontrato difficoltà immense, imbevuti come sono di valori confuciani, improntati alla continuità e alla tradizione, a fare i conti con la modernità, così come noi occidentali la concepiamo e abbiamo imposto al mondo. Una sfida che hanno affrontato e vinto alla grande, avendo portato il loro immenso paese a diventare un protagonista primario dell’economia e della politica mondiali. E oggi la Cina può essere definita la paladina del mondo globalizzato: i più grossi investimenti infrastrutturali a livello planetario sono i suoi.
E’ possibile fare previsioni sugli sviluppi futuri? Stiamo assistendo in questi anni a quella che sembra essere la fine del mondo unipolare (una visione accarezzata da molti dopo l’implosione dell’Unione Sovietica), mentre si va delineando la nascita di un multipolarismo, con nuovi protagonisti: i cosiddetti paesi emergenti. Una nascita che si annuncia difficile e accompagnata da sconvolgimenti dolorosi, come la guerra in corso ci sta mostrando. Quale ruolo potrà e vorrà interpretare la Cina in questo nuovo ipotetico assetto globale? E quali conseguenze ne verranno per un’Europa ed un’Italia sempre più indebolite economicamente, nonché politicamente marginali?».