Eseguiti controlli anche ad autolavaggi e pescherie di Manduria, Avetrana e Maruggio
Eseguite verifiche sugli impianti di depurazione: trovati scarichi illeciti e sversamenti illegali.
Avviata da gennaio scorso e conclusasi agli inizi di giugno, l’attività investigativa, volta al monitoraggio e verifica degli scarichi idrici presenti nell’intera provincia di Taranto, ha consentito di ricostruire un quadro certo ed aggiornato dello stato dell’intera rete depurativa attraverso mirate e complesse verifiche delle autorizzazioni in essere afferente agli scarichi e il correlato ciclo dei rifiuti,
In particolare, mirate verifiche accertative sono state fatte su tutti i 26 depuratori urbani della provincia di Taranto Nell’ambito dei controlli ai depuratori urbani, quindi, pur avendo accertato complessivamente la buona qualità delle acque, sono stati elevati 2 verbali amministrativi, con sanzione pecuniaria (da € 6.000 a € 60.000) nei confronti del gestore del servizio idrico integrato, per il possesso di autorizzazione allo scarico scaduta, presso i depuratori di Manduria e di Taranto - Gennarini.
Questi, in sintesi, i dati riepilogativi dei siti ispezionati nel corso dell’operazione: 26 depuratori urbani (Palagiano, San Giorgio Jonico, Faggiano, Avetrana, Maruggio, Manduria, Laterza, Ginosa, Crispiano, Torricella, Pulsano, Lizzano, Montemesola, Monteiasi, Massafra, Mottola, Taranto-Gennarini, TarantoBellavista, Castellaneta Marina, Ginosa Marina, Palagianello, Castellaneta, Scansano Jonico, Policoro, Nova Siri, Metaponto);
11 autolavaggi (Taranto, Maruggio, Sava, Manduria, Policoro);
4 cantieri navali (“Greco” – Taranto, “Quintano” – Taranto, “Cavallo” - Policoro, “Argonauti” – Policoro);
4 immobili sul demanio marittimo (Maruggio, Torricella);
13 pescherie (Taranto, Manduria, Policoro);
ripetuti controlli agli scarichi del porto di Taranto, del Mar Piccolo e agli scarichi censiti della città di Taranto in gestione ad AQP.