Lo ha mancato di poco, ma ha colpito al suo posto un poliziotto della scorta. Per fermarlo, gli altri agenti hanno fatto fuoco, raggiungendo un 28enne di nazionalità bielorussa all'avambraccio
Don Antonio Coluccia, il “prete coraggio”, è stato il bersaglio, ieri, di un attentato.
Impegnato da 25 anni contro la criminalità organizzata e lo spaccio di droga, stava prendendo parte proprio a una delle passeggiate della legalità da lui organizzate, quando un uomo ha provato a investirlo, mancandolo di poco.
Don Antonio si trovava all'altezza delle strisce pedonali di via dell'Archeologia, quando è stato affiancato da un uomo in sella a uno scooter: i due si sono scambiati qualche parola, quando all'improvviso il conducente della moto ha provato a investirlo, mancandolo di poco e colpendo al suo posto un poliziotto della scorta. Per cercare di fermare l'aggressore, gli agenti hanno tirato fuori le pistole facendo fuoco: due colpi hanno raggiunto il giovane che si stava già allontanando a bordo dello scooter, ferendolo all'avambraccio.
Sia l'uomo che l'agente ferito nella colluttazione sono stati trasportati all'ospedale Casilino, ma non si trovano in pericolo di vita. Don Coluccia non ha riportato ferite. L'aggressore, ricoverato in stato di fermo, è un ragazzo di 28 anni di nazionalità bielorussa, già noto alle forze dell'ordine; nel suo zaino sarebbero state trovate una mannaia e un martello, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera.