«Nemmeno la legge della domanda e dell’offerta regge: infatti la quantità domandata di un bene aumenta al diminuire del prezzo, qui invece sta accadendo l’opposto, prezzi bassissimi e assenza di domanda!»
«I prezzi di tutti i prodotti sono alle stelle; solo il prezzo delle uve di Primitivo è bassissimo: è vergognoso per gli agricoltori».
A rimarcare l’andazzo che sta caratterizzando il settore della vitivinicoltura è il consigliere comunale Giulio Rossetti.
«Tutto è aumentato, i prezzi sono alle stelle per effetto dell’inflazione e, in controtendenza, solo il prezzo delle nostre uve, del Primitivo, è sceso a livelli così bassi, mai raggiunti, vergognosi da offrire ad un agricoltore che ha consumato un intero anno di lavoro, peronospera permettendo, per riuscire a vendemmiare!» afferma Rossetti.
«Per chi ha studiato economia, io l’ho studiata, nemmeno la legge della domanda e dell’offerta regge: infatti la quantità domandata di un bene aumenta al diminuire del prezzo, qui invece sta accadendo l’opposto, prezzi bassissimi e assenza di domanda!
Sino ad un anno e mezzo fa, quando le cose andavano bene, tutti bravi a pavoneggiarsi con frasi della serie: “vino che non conosce crisi”, “due milioni di litri e dodici milioni di fatturato in più rispetto all’anno precedente”, ecc. ecc.; oggi, dopo che le aspettative di tanti giovani agricoltori risultano tradite, nessuno più dà i numeri attuali o ha il coraggio di dire agli agricoltori cosa non ha funzionato ed è evidente che qualcosa non ha funzionato, cosa è stato fatto di sbagliato, nessuno dice cosa si possa fare o propone soluzioni, rappresentanti politici locali assenti. Tanti giovani agricoltori traditi si stanno guardando già intorno alla ricerca di alternative, giustamente, perché le famiglie devono mangiare ed il pane non può mancare.
È una situazione che se non viene gestita per tempo e bene, può portare ad una situazione di disagio sociale che non so dove possa arrivare».