Il Covid influisce anche sui nuovi dati degli incidenti sul lavoro: è l’analisi dei sorprendenti dati che quest’anno segnano un -24,5%, mentre sale del +23,2% la percentuale di denunce di malattie professionali
La sezione territoriale ANMIL di Taranto ha celebrato a Sava la 73ª edizione della Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
Emidio Deandri, vicepresidente nazionale di Anmil, è lapidario: «Non bisogna lasciarsi ingannare da quel -24,5% nel numero di incidenti sul lavoro denunciati all’Inail in tutta Italia nei primi otto mesi del 2023, rispetto all’anno precedente: è una riduzione dovuta quasi esclusivamente al minor peso dei casi di contagio da Covid, d’altronde è inimmaginabile che in un Paese in cui, prima della pandemia, ogni anno avevamo assistito a una continua crescita della percentuale, all’improvviso ci fosse una riduzione di quasi un quarto! A maggior riprova di quanto affermo, si vedano i dati relativi agli incidenti in itinere, ovvero quelli occorsi nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che, non essendo influenzati dal Covid, nello stesso periodo hanno invece fatto registrare un +7% da 55.400 a 59.296, purtroppo in linea con il trend pre-pandemico».
È l’amaro commento con cui il tarantino Emidio Deandri ha concluso le celebrazioni, a livello provinciale, per la 73ª edizione della Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che quest’anno la sezione territoriale ANMIL di Taranto è tornata a organizzare a Sava con il patrocinio della locale Amministrazione comunale.
Sulla stessa lunghezza d’onda il cav. Giovanni Destratis, presidente territoriale ANMIL Taranto, che poco prima aveva commentato il dato preoccupante relativo alle denunce di malattie professionali all’Inail nei primi otto mesi del 2023 che, rispetto all’analogo periodo del 2022, a livello nazionale ha invece segnato un preoccupante +23,2%: «Da anni noi dell’Anmil denunciamo a tutti i livelli – ha infatti detto il cav. Giovanni Destratis – che questa è un’emergenza nell’emergenza, un triste fenomeno che, per i lunghi tempi di latenza di molte patologie, persino di lustri come nell’asbestosi, aumenteranno nel tempo. È una problematica che incide significativamente sulla spesa sanitaria nazionale e sulla vita di troppe famiglie che vedono un loro caro spegnersi tra atroci sofferenze».
Le celebrazioni a Sava erano iniziate nella mattina presso la chiesa del convento Francescano, con la celebrazione della santa Messa in suffragio di tutte le Vittime degli Incidenti sul Lavoro; in seguito sono state deposte corone di alloro sulla panchina bianca e sul monumento dedicati entrambi alle Vittime degli Incidenti sul Lavoro.
Le celebrazioni si sono concluse presso la sala Amphipolis con la cerimonia civile in occasione della quale sono stati consegnati i Brevetti e i Distintivi d’Onore ai nuovi Invalidi e Grandi Invalidi del Lavoro da parte dell’Inail.
Accolti dal cav. Giovanni Destratis, presidente territoriale Anmil, ai lavori, moderati da Mariella Tritto, consulente legale Anmil Taranto, sono intervenuti Daniela Buccoliero, viceprefetto di Taranto, l’on. Dario Iaia, deputato e componente della commissione parlamentare Ambiente, Lavori Pubblici e Territorio, Gaetano Picchierri, sindaco di Sava, Giuseppe Gigante, dirigente regionale Inail Puglia, Nunzio Leone, esperto in sicurezza sul lavoro, e Antonio Buccoliero, Generale dei Carabinieri.
Le conclusioni, come detto, sono state affidate al vicepresidente nazionale Anmil Emidio Deandri.