martedì 26 novembre 2024


30/06/2010 11:13:41 - Provincia di Taranto - Attualità

«Si è svolta regolarmente, ma perché gli organizzatori non invitano tutte le associazioni animaliste a presenziare?»

 
Domenica 27 giugno, a San Marzano di San Giuseppe, l’associazione “trainieri di San Giuseppe” ha organizzato la prima manifestazione di “prova di forza di cavalli”. Sono le ore 10 circa, quando ha inizio la manifestazione.
Presenti 7 cavalli robusti, sangue di origine “murgese”, una razza usata nel passato per arare i campi, da “tiro” come nel gergo. Vi è presente una folta rappresentanza di “guardia forestale”, alla presenza di carabinieri e del responsabile Asl di Grottaglie.
La manifestazione consiste in una “gara” nel tirare un carro appositamente appesantito con una decina di quintali di peso, più il fantino, con le ruote infossate in un solco profondo una cinquantina di centimetri circa, dove a taglio sono posizionati dei tufi per non rendere facile lo scavalcamento.
A questo punto sul via del giudice-presidente il fantino impartisce, tramite un urlo, il comando al cavallo, che dovrà tirare fino a riuscire ad estrarre il carro dal fossato. Sono permessi 3 tentativi altrimenti si è fuori
Dei sette cavalli rimasti solo 3 sono riusciti a farcela, vincendo rispettivamente 1, 2, 3 quintali di biada in ordine crescente al piazzamento.
Il posizionamento tiene conto da quanto più correttamente e agevolmente il cavallo abbia portato il carro fuori dal fossato.
Il presidente del comitato, che non aveva alcuna intenzione di rilasciare alcuna intervista, ha chiesto scusa al sottoscritto, dedicandosi così alle varie testate, additando l’umore di prima, alla tensione della manifestazione.
Cosa vi spinge ad organizzare questi tipi di manifestazioni?
«L’amore per i cavalli» asserisce il presidente. «Sono degli animali che pur non essendo più impegnati nei campi quanto una volta, comunque qualcosa fanno ancora. L’anno prossimo speriamo che ci sia ancora questa manifestazione e che non finisca subito, in quanto molte associazioni animaliste si sono lamentati asserendo che noi maltrattiamo i cavalli».
Chiude così l’intervento con il ringraziamento alla Protezione Animali che è intervenuta.
Dott. Dubla Tommaso, veterinario asl responsabile dell’unità operativa di Grottaglie e Manduria, deputato a sovraintendere la manifestazione.
«San Marzano ha una lunga tradizione di attività agricole legati all’uso di cavalli e carretti, i cavalli che vi hanno partecipato sono tutti anagrafati e con microcip di riconoscimento, sottoposti a profilassi annuali».
Quali norme stabiliscano i cavalli che possono sopportare questo tipo di utilizzo?
«Non vi è una normativa che stabilisca il cavallo che vi può partecipare o meno, ovviamente è controproducente utilizzare quelle razze che non sono proprie per il tiro». Essendo una manifestazione sportiva è previsto un controllo antidoping?
«No non è previsto, in quanto in caso fosse anche positivo,l’animale non potrà mai a venire a far parte della nostra catena alimentare».
Vi erano presenti anche le associazioni “Zampettando onlus” di Maruggio con la presidente, la sig.ra Ines Tripaldi, e l’associazione “Gaia” di Manduria con Luigina Parco, presidentessa.
«Siamo qui presenti» asseriscono «perchè informati di questa manifestazione che di solito sono fatte non in piena tutela per l’animale. Infatti non erano stati avvisati gli agenti della forestale, perentori in queste manifestazioni.
I vostri occhi di animalisti, come hanno visto la manifestazione di oggi
«Oggi si è svolta la manifestazione tutto sommato bene, nel senso che l’animale è stato ritirato subito appena si è vista la difficoltà a continuare, ma volendo fare i maligni, chi ci dice che si sarebbe tenuta la stessa condotta, nello stesso rispetto se noi e gli agenti forestali non fossimo intervenuti? Ringraziamo tantissimo infatti gli agenti che su richiesta telefonica sono subito intervenuti a sovraintendere la manifestazione, venendo da Mottola, Ginosa Marina e Manduria».
Classificate queste manifestazioni come sportive?
«Più che una prova sportiva, è solo una prova di sforzo per dimostrare la forza appunto dell’animale. Hanno millantato che amano tanto i loro cavalli, ma cosa ci sarebbe di strano, allora, a fare degli inviti alle associazioni animaliste quando vi sono delle manifestazioni del genere? Noi vogliamo collaborare con loro, per qualsiasi evenienza, in modo che ognuno faccia il proprio dovere, nel rispetto reciproco e soprattutto dell’animale. Un altro scoglio che abbiamo constatato è la mancanza di un controllo doping, come per tutte le attività sportive, specialmente dopo la morte, che nella notte è sopravvenuta, di un cavallo robusto di soli 3 anni.
Probabilmente avrebbe dovuto partecipare anch’esso alla gara, quindi di sana costituzione. Abbiamo insistito che venisse richiesta l’autopsia sia ai carabinieri che al dott. Dubla, per convalidare la buona fede di tutti. Se non ci fosse nulla da nascondere, si potrà chiedere autorizzazione a farla. Siamo in attesa di risposta dagli enti competenti».
 Nello disquisire, una nube grigia, alquanto strana nel 27 giugno, ha rilasciato uno scroscio di pioggia, facendo scendere anzitempo il sipario sulla manifestazione.
 
Daniele Pichierri










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