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07/07/2010 10:46:21 - Provincia di Taranto - Attualità

In Puglia solo un Comune Riciclone: Monteparano con un Indice di Gestione di 54,33** e con il 55,2% di Raccolta Differenziata

 
 
Ancora una volta è il Nord Italia ha confermare il suo primato in materia di raccolta differenziata.Infatti, tutti del Nord sono i primi tre comuni premiati dall’edizione 2010 di Comuni Ricicloni che da ormai 17 anni premia, oltre alla percentuale di raccolta differenziata, l'efficace sistema di gestione dei rifiuti. È Ponte nelle Alpi, comune del bellunese di circa 8.500 abitanti, il Comune Riciclone 2010, che oltre ad una percentuale di RD dell’83,5%, raggiunge il punteggio record di 87,28 nell’indice di buona gestione (I.G.) dei rifiuti. Al secondo posto della top ten si piazza Carbonera, piccolo comune trevigiano, seguito a pari merito da Altivole (TV). Quest'anno, straordinario è il risultato della provincia di Treviso che posiziona nella top ten ben sei comuni su dieci mentre gli altri tre vanno alla provincia di Trento ed il primo a quella di Belluno. Per entrare nella classifica i comuni hanno dovuto centrare l'obiettivo del 50% di raccolta differenziata nell’anno 2009. Ai comuni del Nord al di sotto dei 10.000 abitanti, invece, la giuria ha imposto il superamento della soglia del 55%. 
In questa edizione i comuni che entrano nella graduatoria sono 1488, rispetto ai 1280 dello scorso anno, di cui 1229 al Nord, 39 al Centro e 150 al Sud. In valori assoluti si conferma la stessa classifica dello scorso anno: la Lombardia a farla da padrona con 446 comuni virtuosi, davanti al Veneto con 390 e al Piemonte con 288, mentre in termini percentuali è il Veneto ad ottenere il primato con una percentuale del 67,1% sul totale dei comuni, seguito dal Friuli Venezia Giulia con il 34,2% e dalla Lombardia con il 28,8%. Tra le grandi città, nessuna performance degna di nota. Nessuna infatti ha superato la soglia stabilita per rientrare nella classifica virtuosa. Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, al nord si conferma il primato di Verbania (con il punteggio di 77,65 di I. G.), seguita da Pordenone (con 75,34 punti di I. G.) e Novara (con 70,99 punti di I.G.). Al Sud, oltre a Salerno che conferma le straordinarie performance dello scorso anno con il punteggio per indice di gestione di 62,1 compaiono per la prima volta in classifica due capoluoghi sardi Tortolì e Oristano con i punteggi per indice di gestione rispettivamente di 55,39 e di 51,94. Mentre fanalino di coda di questa edizione sono i capoluoghi di provincia del centro italia. Le buone pratiche e le performance di successo si stanno diffondendo anche al Centro Sud. In Campania sono 84 i comuni ricicloni, con Salerno in testa, mentre sono 7 i comuni ricicloni siciliani. Spiccano poi le esperienze dei 37 comuni sardi, dei 9 comuni del Lazio, dei 4 calabresi, dei 2 della Basilicata e, per la prima volta nella storia di Comuni Ricicloni, un comune in Puglia. “Finalmente una notizia positiva in questa edizione di Comuni Ricicloni: la Puglia compare in classifica, grazie allo straordinario risultato ottenuto dal Comune di Monteparano - commenta Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – Tuttavia, avere un solo comune riciclone palesa il fortissimo ritardo delle politiche di sistema nella gestione dei rifiuti nella nostra regione, soprattutto nel fronteggiare le emergenze e le difficoltà. Del resto, a fronte di un importante sforzo pianificatorio compiuto dalla Regione Puglia, è fuori dubbio che le ATO non sono riuscite finora a fare progressi, rivelandosi assolutamente incapaci di orientare la propria attività verso l’efficienza, l’aumento della raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti. I dati – continua Tarantinifotografano il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge nazionali e quelli regionali che per il 2009 prevedevano una percentuale minima del 50% di RD. Peraltro la Puglia è in ritardo anche rispetto ad altre regioni del Sud, come Sardegna e Campania che hanno registrato rispettivamente 37 e 84 Comuni Ricicloni. Certamente, questa situazione impone una presa di consapevolezza delle ATO, della Regione e degli Enti Locali nel procedere nell’attuazione di quanto previsto nel Piano di Gestione dei Rifiuti  n. 187/2005”.
Le classifiche del rapporto si basano sui dati inviati direttamente dai comuni, etengono conto dellaqualità della gestione integrata dei rifiuti più che sulla sola percentuale di raccolta differenziata, valutando  aspetti quali la riduzione della produzione, la percentuale destinata al recupero di materia, l'attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, l'introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti verdi (GPP-Green Public Procurement) da parte delle amministrazioni pubbliche, la sicurezza dello smaltimento e l'efficacia generale del servizio. Una serie di parametri che, fissata la soglia d'ingresso in base alla percentuale va a comporre un ‘indice di gestione’ (che varia da 0 a 100) che decide vincitori e classifica.
Solo il Comune di Monteparano, quindi, raggiunge e supera l’obiettivo di legge del 50% entrando nella classifica dei Comuni Ricicloni a livello nazionale. Il piccolo comune del tarantino di 2.351 abitanti, già premiato nella scorsa edizione di Comuni Ricicloni Puglia con il premio di seconda categoria, ha avviato dal luglio scorso un efficace sistema di raccolta porta porta, anche della frazione umida, che gli ha permesso di raggiungere percentuali record oltre il 70%. In questa edizione ottiene un punteggio per l’indice di gestione di 55,33** punti con una percentuale di raccolta differenziata media dell’anno 2009 del 55,2%, con un risparmio di Co2 di 107,3 kg pro capite.
“Il Comune di Monteparano – continua Tarantini – non è il solo che sta avviando politiche importanti con risultati da assoluto primato. Nell’ultima edizione di Comuni Ricicloni Puglia, abbiamo riconosciuto i passi in avanti dei Comuni di Erchie, Oria, Villa Castelli, Latiano, Ceglie Messapica dell’ATO Br/2 e del Comune di Candela in provincia di Foggia, che anche in quest’anno stanno confermando le ottime performance registrate l’anno scorso.
La presenza della Puglia in questa edizione 2010 di Comuni Ricicloni si completa con la menzione speciale Emergenti nell’Emergenza, assegnata all’ATO Brindisi 2. Con questa menzione si vogliono incentivare quelle realtà, comuni o consorzi, che si sono particolarmente distinti rispetto ai contesti territoriali in cui si trovano. L’ATO Brindisi 2 attraverso azioni di aumento della percentuale della raccolta differenziata, potenziamento degli impianti di trattamento-recupero-smaltimento, mantenimento di un livello costante dei costi complessivi dell’intera filiera raccolta-recupero-smaltimento e realizzazione di un consorzio di comuni funzionante e realmente operativo, è risuscita a raggiungere la percentuale del 26% di RD ben al di sopra della media regionale.
Auspichiamo - conclude Tarantini - che le ATO comincino a dar seguito ai Piani d’Ambito adottati, senza ulteriori ritardi, che si completino al più presto gli impianti che rappresentano uno degli aspetti strutturali per l’avvio di politiche virtuose da parte di Comuni e ATO, che si continui nell’importante ed insostituibile attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sulle raccolte differenziate.  Senza ulteriori anticipazioni, i progressi di tutti i Comuni pugliesi e delle ATO saranno contenuti nella prossima edizione di Comuni Ricicloni Puglia che sarà presentato nel prossimo autunno”.
Il dossier completo "Comuni Ricicloni 2010" è disponibile sul sito www.ecosportello.org
 
Nota: ** L'indice di buona gestione è un “voto” alla gestione dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti: recupero di materia, riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, efficacia del servizio. Per migliorare il proprio indice di buona gestione un Comune deve quindi porre attenzione non solo all’incremento della percentuale di raccolta differenziata, ma anche alla diminuzione della produzione pro capite totale di rifiuti, all’incremento della raccolta differenziata dei RUP (Rifiuti Urbani Pericolosi), alla promozione del compostaggio domestico.
 










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