Troppi episodi di delinquenza mettono a rischio l’intero settore
Sicurezza - I fenomeni criminali che più incidono negativamente sulla competitività delle Pmi riguardano l’abusivismo (24,8%), la contraffazione commerciale (22,2%) e l’azione della criminalità (15,6%). Secondo una ricerca Confcommercio-Format le Pmi che spendono in sicurezza sono aumentate del 5,3% nel 2009 in confronto al 2008 e si spende di più per proteggersi dalla criminalità. Il 22,2% delle imprese destina infatti oltre il 5% dei ricavi ai costi per la sicurezza (+8,4% nel 2009 rispetto all’anno precedente).
Insomma, il ‘fai da te’ della sicurezza prende sempre più piede, anche perché proprio i commercianti sembrano essere tra le vittime preferite della criminalità.
E mentre cresce in Italia il sentimento della fiducia verso le Forze dell’Ordine, le imprese che le sentono ‘più vicine’ sono il 41,2%, a Taranto si registrano fatti che potrebbero incrinare questo senso di fiducia.
L’ennesima rapina avvenuta ieri ai danni di una farmacia, dopo quella precedente nei confronti di un tabaccaio picchiato e derubato di circa 4 mila euro, sono il segnale di una nuova ondata di atti criminali verso chi –come i commercianti- vive a diretto contatto con il marciapiede.
«Non si tratta di casi isolati: episodi di questo genere stanno diventando, purtroppo, sempre più frequenti e, paradossalmente, proprio nelle zone centrali della città. Aumenta così – si legge in una lettera all’indirizzo del questore Mangini, firmata dal presidente di Confcommercio, Giangrande e dai presidenti del Comitato del quartiere Borgo, Gigante, e del delegato alla Sicurezza, Perri- la percezione di un Borgo sempre meno sicuro sia per i commercianti che per i residenti».
Percezione acuita da la perdita di un punto di riferimento importante.
«Il trasferimento della Questura non ha fatto altro che acuire ulteriormente tale sensazione di abbandono del centro cittadino. Riteniamo –si afferma nella lettera- che questa situazione non possa perdurare oltremodo: chiediamo pertanto con urgenza un incontro al fine di analizzare quanto accaduto ed individuare insieme le azioni da attuare».
Il problema della sicurezza pone in primo piano -come ha anche evidenziato il prefetto Pagano, sin dal suo arrivo a Taranto e dai suoi primi incontri con le associazioni di categoria- quello del degrado del territorio e del ripristino della qualità dell’ambiente urbano. Confcommercio da tempo su questi temi sollecita un confronto allargato alla Pubblica amministrazione.