L’incidente avvenuto sulla Martina-Cisternino
È in coma M.C., il bambino di otto anni di Martina Franca investito ieri pomeriggio da un pullman in transito sulla strada provinciale Martina- Cisternino, in piena valle d’Itria. Il bimbo, figlio di un funzionario dell’ azienda sanitaria locale di Taranto e di un’infermiera dell’ospedale martinese, proprio dalla madre, dopo l’incidente, era stato portato nel nosocomio di Martina Franca, ma dopo un primo periodo di coscienza la situazione è precipitata e adesso, a causa delle gravissime conseguenze dell’incidente, il bimbo è in rianimazione all’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto.
Stando ad una prima ricostruzione, il bambino che era andato a trovare una zia, stava attraversando la strada, la Martina-Cisternino, su cui dà, appunto, la residenza estiva della congiunta del bimbo. A breve distanza, la casa di campagna, utilizzata anch’essa per l’estate, dai genitori. Ma per arrivare da una casa all’altra, occorre attraversare. E M.C. lo ha fatto, in corrispondenza di un dosso, mentre stava per arrivare un’auto, in transito verso Cisternino.
Il bambino è dunque tornato indietro, per evitare l’automobile, ma proprio nel momento in cui, sull’altra corsia, stava passando il pullman della Stp di Brindisi, che stava per completare il tragitto Ostuni-Martina Franca, condotto da un 31enne di Cisternino. Impatto inevitabile, nonostante una frenata di decine di metri dell’autobus, visibile proprio all’altezza del dosso. Pullman senza la benché minima traccia dello scontro con il bambino ed è questo un elemento di difficoltà per comprendere quale sia stato, appunto, il momento dell’incidente.
Sulla banchina stradale, peraltro, c’erano tracce di sangue, non è escluso che il bimbo sia stato sbalzato dal punto dell’impatto. Indagini condotte dal giudice tarantino Matteo Di Giorgio.
Stando ad una prima ricostruzione, il bambino che era andato a trovare una zia, stava attraversando la strada, la Martina-Cisternino, su cui dà, appunto, la residenza estiva della congiunta del bimbo. A breve distanza, la casa di campagna, utilizzata anch’essa per l’estate, dai genitori. Ma per arrivare da una casa all’altra, occorre attraversare. E M.C. lo ha fatto, in corrispondenza di un dosso, mentre stava per arrivare un’auto, in transito verso Cisternino.
Il bambino è dunque tornato indietro, per evitare l’automobile, ma proprio nel momento in cui, sull’altra corsia, stava passando il pullman della Stp di Brindisi, che stava per completare il tragitto Ostuni-Martina Franca, condotto da un 31enne di Cisternino. Impatto inevitabile, nonostante una frenata di decine di metri dell’autobus, visibile proprio all’altezza del dosso. Pullman senza la benché minima traccia dello scontro con il bambino ed è questo un elemento di difficoltà per comprendere quale sia stato, appunto, il momento dell’incidente.
Sulla banchina stradale, peraltro, c’erano tracce di sangue, non è escluso che il bimbo sia stato sbalzato dal punto dell’impatto. Indagini condotte dal giudice tarantino Matteo Di Giorgio.