Emiliano Messina, segretario generale della FIALS Taranto: «Continua la discriminazione tra lavoratori. Appello alla politica tarantina»
«Taranto continua ad essere penalizzata dalle scelte regionali in materia di sanità. Continuano ad esserci lavoratori di serie A e lavoratori di serie B nel riconoscimento dei diritti».
E’ questa la denuncia del segretario generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina.
«Ad oggi solo a Bari vengono riconosciuti i buoni pasto ai lavoratori della sanità, una vera e propria discriminazione nella Regione Puglia che diventa sempre più inaccettabile e fa crescere il malcontento rispetto alle scelte regionali.
Già a luglio 2020 il Consiglio regionale pugliese approvava una mozione che “impegnava la Giunta a vigilare affinché in tutte le Asl siano applicate tempestivamente e in maniera uniforme le previsioni inerenti le modalità di organizzazione e fruizione del servizio mensa nonché le modalità di erogazione dei buoni pasto”, ma ad oggi questo impegno “politico” è rimasto solo sulla carta e sugli annunci sulla stampa», ricorda il segretario generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina.
«La contrattazione collettiva stabilisce che le aziende sanitarie sono tenute a istituire i servizi mensa o ad assicurare il pasto con modalità sostitutive, ferme restando i limiti legati alle risorse economiche disponibili, che come sempre vedono Taranto e in questo caso anche tutte le altre provincie pugliesi, ad eccezione di Bari, penalizzate» evidenzia Emiliano Messina della FIALS Taranto.
«Per questo motivo rivolgo un appello alla politica tarantina e ai consiglieri regionali eletti nella provincia ionica, chiedendo il riconoscimento immediato dei buoni pasto anche ai lavoratori della ASL di Taranto dando così piena applicazione ad una mozione già approvata dalla maggioranza nel 2020» continua Emiliano Messina.
«È opportuno che la nostra provincia esca dal perimetro dell’emarginazione in cui vive ed ottenga, con l’aiuto di tutti ed una alleanza sui diritti sindacato/politica, il giusto riconoscimento che merita, evitando discriminazioni tra province e lavoratori.
Taranto non può e non deve essere fanalino di code delle scelte regionali, la FIALS è accanto ai lavoratori e non smetterà mai nell’azione di denuncia» conclude Emiliano Messina.