Il movimento Demos: «Costerà nella sua interezza circa 200 mila euro di soldi pubblici, di cui 65mila provenienti dalle casse del Comune di Manduria: a nostro modo di vedere, uno sperpero insensato e fuori da ogni misura»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del movimento Demos. Ecco il testo.
«Un “Festival del Cinema” in una città senza cinema sembra una delle tante bizzarrie a cui l’Amministrazione Pecoraro ci ha ormai assuefatti.
La scelta a favore della Commedia, in tal senso, è emblematica. Se sul programma si potrebbe anche discutere, completamente censurabile è l’enorme spesa pubblica a favore di questo evento estivo, fortemente voluto dal vicesindaco Mariggiò. Lo stesso assessore è consapevole che manifestazioni, sia musicali, sia culturali, in passato sono state realizzate con costi irrisori rispetto al “fenomenale festival...”.
Il “Comedy Film Fest”, se collocato in una logica più ampia di sviluppo della città di Manduria quale destinazione turistica anche in ambito cinematografico, avrebbe potuto costituire una importante opportunità di crescita per l’intero territorio. Ma, come al solito, manca una progettualità, manca la pianificazione e il coinvolgimento dal basso, manca la visione di un programma a medio-lungo termine come del resto si è ripetuto per tante altre questioni da noi sollecitate.
Il “Comedy Film Fest” costerà nella sua interezza circa 200 mila euro di soldi pubblici, di cui 65mila provenienti dalle casse del Comune di Manduria. A nostro modo di vedere, uno sperpero insensato e fuori da ogni misura. È lampante, ancora una volta, come le “vocazioni” di un territorio, se ben comprese e ottimamente “sfruttate”, potrebbero essere molteplici e le più variegate. Manduria, il suo straordinario patrimonio materiale e immateriale, potrebbero divenire - al pari di altre realtà storicamente attive in ambito cinematografico - set ideale del grande cinema italiano e internazionale. Un'altra significativa occasione persa verso la piena espressione del potenziale economico, culturale e turistico di questa nostra città».
Demos Manduria