Col suo aereo, è caduto nelle acque antistanti le coste calabresi: salvato da un peschereccio
E' il capitano di corvetta Sigfrido Chiandussi, comandante del Grupaer (Gruppo Aeromobili) della Marina Militare di stanza a Grottaglie, il militare tratto in salvo dopo che il suo aereo è caduto in mare al largo delle coste calabresi. Il capitano Chiandussi, recuperato da un peschereccio, sta bene. Dopo l’incidente – rende noto a Bari un comunicato della Marina Militare – sono stati allertati immediatamente due AB212 del 4/o gruppo elicotteri di Grottaglie per le operazioni di soccorso, ma la missione è stata annullata per il sopraggiungere della notizia che il comandante Chiandussi era stato già recuperato da un peschereccio che incrociava nella zona dell’incidente.
UN INCONVENIENTE TECNICO ALLA BASE DELL'INCIDENTE
Sarebbe stato un ''inconveniente tecnico” a far precipitare in mare, stamani, al largo delle coste calabresi, un aereo della Marina militare: è quanto sottolineano allo Stato maggiore della Forza armata, aggiungendo che il pilota, lanciatosi con il paracadute, è stato recuperato in mare ed è in buone condizioni di salute.
L'incidente, si legge in una nota dello Stato maggiore della Marina, è avvenuto al termine di un’esercitazione programmata nello Jonio. Il velivolo, un aereo AV8 della Marina Militare, “a seguito di un inconveniente tecnico, è precipitato in mare. Il pilota si è lanciato col paracadute dopo aver accertato che il velivolo non costituisse pericolo”.
Dopo l’ammaraggio, riferisce sempre la Marina, il pilota è stato soccorso e recuperato da un peschereccio e successivamente trasferito su una motovedetta della Guardia Costiera diretta a Corigliano Calabro. All’esercitazione partecipavano due velivoli Harrier AV8 che erano decollati nella mattinata dalla base aerea della Marina Militare di Grottaglie e stavano rientrando alla base.