A raccontare il “dietro le quinte” del concerto dell’8 luglio è il baritono Franco Vacca
Giovedì 8 luglio in una piazza gremita sono stati presentati alcuni brani della Divina Commedia. L’opera, musicata da mons. Marco Frisina, basata sul poema omonimo di Dante Alighieri, racconta il viaggio del Sommo Poeta tra Inferno, Purgatorio e Paradiso alla ricerca dell'Amore. Un susseguirsi di incontri con personaggi straordinari, i dannati e i beati più famosi della storia entrati nell’immaginario collettivo, immersi in un’indimenticabile e suggestiva cornice di proiezioni e coreografie. Lo spettacolo è stato caratterizzato dal connubio di Cultura, arte e spettacolo che certamente i cittadini savesi hanno apprezzato per la novità culturale.
«L’idea di questo tipo di spettacolo risale a qualche anno» fa racconta Franco Vacca.
«Il 20 Gennaio del 2007 ho avuto il piacere e l’onore di essere diretto da Mons. Marco Frisina nell’esecuzione dell’oratorio su San Pio nel bellissimo auditorium dei Servi della sofferenza in San Giorgio Ionico. In quell’occasione Mons. Frisina annunciò l’ultimazione della sua ultima fatica musicale” La Divina Commedia-L’opera” su Libretto di Giammario Pagano, affermato librettista di molti films per la TV.
Dopo qualche mese assieme al coro di San Giorgio sono andato a Roma per incidere il CD dell’Oratorio di Padre Pio, proprio nella sala di incisione del fratello di Frisina, Gerardo che purtroppo circa due mesi fa è scomparso. In quell’occasione ho avuto un colloquio circa la possibilità di vedere lo spettacolo. La prima rappresentazione sarebbe avvenuta nell’ottobre del 2008 in Roma in un grande teatro allestito a Tor Vergata su un palcoscenico mastodontico e che comunque, subito sarebbe uscito il CD. Dopo qualche mese lo spettacolo è stato replicato a Bari ed ho avuto il piacere di assistervi personalmente. L’opera mi ha entusiasmato talmente che ho subito pensato alla rappresentazione dell’opera con cantanti savesi. Avevo lanciato l’idea ad amici. Intanto ne ero venuto in possesso del CD completo e degli spartiti di otto arie con relative basi musicali.
I Savesi che frequentano l’ambiente ecclesiastico sanno benissimo quanto sia affezionato al musicista Frisina, apprezzando le sue composizioni che ho il piacere di interpretare ogni volta che mi si presenta l’occasione, come per esempio il “Magnificat” e “Nada te Turbe”, cantati da Mina e da Massimo Ranieri.
A Pasqua, dopo la messa al Convento, mi raggiunge in cantoria Marianna Vinci per gli auguri e mi chiede se era possibile fare qualcosa assieme; le propongo, per il “Giugno Savese” l’esecuzione in forma concertistica le otto arie in mio possesso. Marianna Vinci accetta con entusiasmo l’idea e, come iscritta ad albo di artisti e titolare di Partita IVA, fa istanza al Comune per essere inseriti nel Giugno Savese.
E così é partito il progetto.
Per scelta di Marianna, con le mie dovute riserve, si è voluto rappresentare in forma scenica il lavoro con le inevitabili difficoltà organizzative e finanziare per realizzare tale progetto, anche perché si aveva poco tempo e non avevamo un direttore artistico o regista all’altezza della situazione.
Ho comunque pensato subito alla bellissima voce di Giorgio Consoli per recitare i versi di Dante, il quale mi ha risposto positivamente e con entusiasmo. Peccato che Orazio Guarino abbia declinato l’invito come regista per impegni già presi precedentemente in quel di Bologna. Aggiungo che la sig.na Maria Pia Cosma, organista del Convento, sapendo che cercavo immagini a colori pertinenti la Divina Commedia, in un modo encomiabile e quasi commovente, per venirmi incontro ha trovato artisti suoi amici che hanno elaborato, con varie tecniche, bozzetti da proiettare su maxi schermo.
Tra i quali la nostra Anna Lisa Melle, artista poliedrica per l’Ouverture, Pia dei Tolomei, addio di Virgilio.
Grazia Tagliente per il brano finale dell’inferno .
Nico Di Noi per il Conte Ugolino e Pier delle vigne
Guido Paolo per il volto etereo di Beatrice in Cielo.
Antonio Leo per Caronte e le tre fiere nella selva oscura
Peccato che per problemi tecnici la proiezione non sia stata ottimizzata: comunque a Maria Pia ed agli artisti va il mio sentito ringraziamento oltre le dovute scuse.
Tutto sommato, nonostante qualche imperfezione scenica, è stato dato un positivo segnale in una piazza piacevolmente gremita di gente; abbiamo cercato di dare le interpretazioni giuste alle arie e devo dire che accanto alle voci di Marianna, diplomata in Conservatorio, e alla mia, di cantante baritono, con un po’ di esperienza, anche Tony Buccoliero, nonostante abbia ancora bisogno di affinare la tecnica, ha fatto la sua bella figura; con lo studio e con l’indispensabile umiltà migliorerà senz’altro.
Confido che a Sava tali progetti possano essere realizzati ancora nel prossimo futuro».
(nella foto, Franco Vacca nell’interpretazione del Conte Ugolino)