Con questa iniziativa si riporta all’attenzione della collettività il lavoro di Tommaso Di Ciaula “Tuta blu” e “La fabbrica illuminata – Agli operai della Italsider di Genova” del compositore Luigi Nono
Un evento editoriale che nel 1978 fece la storia della letteratura operaia.
La composizione per nastro magnetico e voce dei rumori della fabbrica del lontano 1964.
Lo SPI CGIL di Taranto a Manduria fa un’operazione di memoria e verità e in una serata aperta al pubblico, dentro il Chiostro di San Francesco, il prossimo 31 maggio alle 18.30, riporta all’attenzione della collettività il lavoro di Tommaso Di Ciaula “Tuta blu” e “La fabbrica illuminata – Agli operai della Italsider di Genova” del compositore Luigi Nono.
“Parliamo di opere pietre miliari – spiega il segretario generale dello SPI CGIL di Taranto, Paolo Peluso – che restituiscono anche l’idea chiara che del tema dell’alienazione, dello sfruttamento, della sicurezza o del pericolo in fabbriche come la Pignone Sud di Di Ciaula o l’Italsider di Genova di Nono, si è sempre parlato, anche con modalità artistiche, letterarie e musicali di alto profilo”.
“Parole e suoni dalla fabbrica”, questo il titolo della serata promossa dallo SPI, prevede gli interventi del docente di diritto del lavoro UniBA, Roberto Voza, di Lea Durante, docente di Letteratura Italiana dell’Università di Bari, di Davide Di Ciaula, figlio dello scrittore Tommaso Di Ciaula.
Nel corso della serata il segretario generale dello SPI CGIL di Taranto, Paolo Peluso, guiderà all’ascolto dell’opera di Nono “La fabbrica illuminata” (versi di Giuliano Scabia e Cesare Pavese) presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia (XXVII Festival Internazionale di Musica Contemporanea) nel settembre del 1964.
Durante la serata è prevista anche la partecipazione di Gianni Vico del Gruppo dei Cantacunti, cantastorie abituati a raccontare attraverso la musica anche il travaglio del mondo contadino e del lavoro.
Coordinerà la serata la giornalista Maristella Bagiolini.