venerdì 22 novembre 2024


28/05/2024 17:56:53 - Manduria - Attualità

«E’ emerso che il riutilizzo delle acque potrà essere solo quello per uso civico ed ambientale (come pulizie delle strade o irrigazione di ville e giardini), ma non potrà esserci un utilizzo per uso agricolo, soprattutto in un momento come questo con gli invasi quasi a secco e con l’agricoltura in ginocchio»

“I lavori di costruzione del nuovo depuratore sono terminati lo scorso 4 maggio e sono stati certificati il 14 dello stesso mese, ma la nuova opera potrà entrare in funzione solo agli inizi di settembre a seguito di collaudo. Posizionato a ridosso della fascia costiera del Comune di Manduria, il nuovo depuratore servirà l’agglomerato dei comuni di Sava, Manduria e le marine”.

Questo l’annuncio di Antonio Paolo Scalera consigliere regionale del gruppo La Puglia Domani.

“In questa prima fase e in uno scenario di breve periodo la copertura del servizio sarà intorno al 60%, sino ad arrivare ad un incremento sino all’80%, previsione che AQP ha stimato intorno al 2032.

E’ emerso, purtroppo, che nonostante l’ultimazione dei lavori, il riutilizzo delle acque potrà essere solo quello per uso civico ed ambientale (come pulizie delle strade o irrigazione di ville e giardini), ma non potrà esserci un utilizzo per uso agricolo, soprattutto in un momento come questo con gli invasi quasi a secco e con l’agricoltura in ginocchio” ha dichiarato il vice presidente della V Commissione, il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera, che ieri mattina ha partecipato ai lavori della V commissione consiliare permanente alla Regione Puglia sulla situazione costruttiva del nuovo depuratore di Sava-Manduria, sul completamento di tutte le opere per l’entrata in esercizio, con l’ascolto dei dirigenti di Acquedotto Pugliese e del dirigente della Sezione Risorse Idriche. - “Quelle assicurazioni date lo scorso 2 aprile da Francesca Portincasa, direttore generale di AQP attraverso un comunicato stampa a sua firma – ha continuato Scalera - dichiarava che finalmente si stava per ultimare un’opera che avrebbe dato un sistema fognario efficiente e acqua all’agricoltura, ai cittadini e ai turisti attraverso il Parco dell’Acqua, un’opera unica in Italia non hanno trovato sino ad ora conferma. A tutto ciò si aggiunge che rimane sul tavolo il problema di far canalizzare le strade private ad uso pubblico sia nel centro abitato che nelle marina. In precedenza le predette strade venivano canalizzate da AQP senza problemi, oggi, invece, Autorità Idrica Pugliese e Acquedotto Pugliese hanno scaricato il problema sui comuni. Continuerò a seguire la questione con la dovuta attenzione – ha concluso Scalera – valutando anche la possibilità di audire a breve l’Autorità di Bacino Pugliese, AQP e i sindaci dei comuni di Sava e Manduria”.











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