«Oggi, in un mondo sempre più globalizzato dobbiamo ricordarci che, prima di essere cittadini del mondo, siamo italiani e dell’Italia siamo pugliesi legati a quel lembo di terra, Manduria, ricca di storia e di tradizioni»
Nei giorni scorsi gli alunni della classe 3ª B della scuola primaria dell’I. C. “Don Bosco” hanno salutato la fine dell’anno scolastico alla loro maniera: con una bella recita, momento di socializzazione di un percorso laboratoriale che li ha visti impegnati sia sul valore del nostro dialetto che sulla riscoperta e salvaguardia dei prodotti locali.
Come ha annunciato il giovane presentatore Gabriel Iunco, “preservare, valutare, conservare il dialetto significa valorizzare la nostra cultura e la nostra storia, che insieme costituiscono le nostre radici delle quali dobbiamo essere orgogliosi. Oggi, in un mondo sempre più globalizzato dobbiamo ricordarci che, prima di essere cittadini del mondo, siamo italiani e dell’Italia siamo pugliesi legati a quel lembo di terra, Manduria, ricca di storia e di tradizioni”.
Location della serata “Cantine Erario”, quale luogo migliore deputato a far discutere cumpà Ntuninu con cumpà Cricoriu e la signora Achitecchja dei tempi andati, quando le nostre campagne erano piene di giovani e i nostri prodotti erano l’eccellenza. Ora tutto è cambiato, fanno notare gli arzilli vecchietti, che confidano nei giovani che possano trovare la forza di essere al passo con i tempi e che la mentalità contadina dei nostri padri possa cedere il posto ad una mentalità sempre più imprenditoriale, aperta alle innovazioni e alle richieste dei mercati internazionali.
A salutare i provetti attori e a complimentarsi per i messaggi trasmessi, oltre ad un numeroso pubblico, anche il sindaco Gregorio Pecoraro, che ha rimarcato l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il valore delle tradizioni. Ognuno di noi, ha aggiunto il sindaco, secondo il ruolo che ricopre, ha il dovere morale di contribuire ad arricchire il bagaglio culturale delle nuove generazioni.
Presente alla serata anche Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo, che si è soffermata sul valore dei nostri prodotti, in primis il Primitivo, e sul lavoro del Consorzio di Tutela che non si limita alla sola promozione e valorizzazione del delizioso “nettare”. Attraverso la promozione delle bellezze paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche si vuole trasmettere un racconto autentico del nostro territorio e delle sue eccellenze vitivinicole.