«Quanto registriamo è frutto di politiche scellerate che la sinistra ha prodotto in decenni di amministrazione della regione. Totale mancanza di programmazione, tagli lineari, spreco di risorse pubbliche, rispetto ad un bilancio che destina circa l’80% delle risorse alla sanità»
«In un quadro complessivo assolutamente desolante della sanità pugliese, da tempo denunciato in tutte le lingue, senza che vi sia mai stato un riscontro, né tantomeno un minimo tentativo di soluzione, sembra che il territorio ionico, e in particolare l’area orientale, sia del tutto abbandonata a sé stessa.
Dopo aver più volte segnalato, purtroppo inutilmente visto l’assenza di qualsivoglia interlocuzione con chi gestisce la sanità pubblica in Puglia, le gravi carenze registrate a livello ospedaliero a Manduria, apprendiamo ora della mancata sostituzione di alcuni medici di base andati in pensione, con l’esito di migliaia di cittadini a cui è di fatto negato il diritto costituzionalmente sancito alla salute».
Cosi l’onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati e membro della Commissione Parlamentare Antimafia.
«Quanto registriamo – prosegue Maiorano - è frutto di politiche scellerate che la sinistra ha prodotto in decenni di amministrazione della regione. Totale mancanza di programmazione, tagli lineari, spreco di risorse pubbliche, rispetto ad un bilancio che destina circa l’80% delle risorse alla sanità. Ci sono tutti gli elementi perché chiunque dotato di un minimo di onestà intellettuale prenda atto del proprio fallimento e assuma le conseguenziali decisioni. Ma, evidentemente questa onestà a qualcuno manca. Ho scritto al direttore generale dell’ASL di Taranto, auspicando che prenda coscienza della gravità della situazione e soprattutto si attivi per consentire almeno il minimo dei servizi sanitari che non possono prescindere dalla presenza dei medici di famiglia».