venerdì 22 novembre 2024


20/06/2024 17:57:15 - Manduria - Attualità

La ASL di Taranto, appena in queste ore ha concesso, sebbene per soli sei mesi, di poter aggiungere ulteriori 300 unità al massimale di assistiti in carico ai medici curanti ancora in servizio

 

Le segreterie della Cisl Taranto Brindisi e della Federazione territoriale Pensionati (Fnp) Cisl, ritengono che l’iniziativa sindacale unitaria, di recente sviluppatasi verso l’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Taranto, abbia avvalorato la visione Cisl di un welfare locale da concepire nel segno dell’appropriatezza.

Era stata messa in discussione, nel caso specifico, la sostenibilità economica e sociale dei servizi di assistenza domiciliare ADI e SAD a favore di persone, del Comune capoluogo, con disabilità gravi.

Due, in particolare, gli elementi critici segnalati in sede di concertazione sul Piano Sociale di Zona, stante un regolamento approvato con Delibera CC. n.11 del 30.1.23, a seguito di una legge della Regione Puglia  che, però, il sindacato aveva fin dall’inizio contestato.

La prima criticità era costituita dalle cartelle di pagamento pervenute lo scorso gennaio, dopo un anno, ai cittadini beneficiati dai servizi ma mai avvertiti della vigenza dello stesso regolamento che prevedeva l’esborso di somme particolarmente onerose; il sindacato ne ha chiesto ed ottenuto l’annullamento.

La seconda riguardava la soglia di reddito Isee, da prendere a riferimento per l’esenzione dai costi di fruizione del medesimo servizio, inizialmente fissato ad appena 2mila euro; il sindacato ha chiesto ed ottenuto che tale soglia fosse elevata a 15mila euro.

Ovviamente seguiranno ora consequenziali atti di natura amministrativa, da parte dell’Amministrazione comunale di Taranto.

La Cisl e la Fnp Cisl segnalano che analoghe condizioni di disagio permangono in altri ATS del territorio, dove a seguito degli abbassamenti inopinati dei redditi Isee per la compartecipazione ai costi del servizio, moltissime famiglie sono esposte al rischio di esborsi assai onerosi.

 A Massafra e a Martina Franca la soglia minima di Isee resta ancora di 2 mila euro, mentre il Piano Sociale di Zona nell’ATS di Grottaglie è ancora in alto mare.

Ma l’iniziativa sindacale proseguirà con decisione, puntando ad una concertazione sociale che promuova i diritti legittimi di una platea oggi particolarmente ampia e, sul versante economico socialmente debole.

E’ un fatto che questioni come le criticità connesse alle prestazioni sociosanitarie pubbliche, così come all’offerta di sanità pubblica, nel territorio ionico, continuano a preoccupare Cisl ed Fnp Cisl che ancora considerano gratuito il diritto alla salute sancito dalla legge istitutiva, la L.n. 833/78, con i caratteri dell'universalità, dell'uguaglianza e dell'equità.

Perciò non sono da sottacere questioni come le lunghe liste di attesa, la continua emorragia di personale sanitario che spesso sceglie il settore privato, il mancato accesso alle cure per insufficienza di medici specialisti, il crescente fenomeno dei medici di medicina generale che vanno in quiescenza.

Al riguardo, il caso di Manduria è il tema del giorno, perché circa tremila persone dall’1 giugno u.s. sono senza medici di base e, quotidianamente, intasano gli sportelli del locale Distretto sanitario n.7, le Guardie mediche ed i Pronto  Soccorso.

La ASL di Taranto, appena in queste ore ha concesso, sebbene per soli sei mesi, di poter aggiungere ulteriori 300 unità al massimale di assistiti in carico ai medici curanti ancora in servizio.

Una misura-tampone  per dare il tempo agli uffici preposti di trovare nuovi titolari.

In verità, analogo fenomeno, potrebbe  interessare prossimamente anche i comuni di Grottaglie, Massafra, Palagianello con gravissime ripercussioni specie su quei pazienti con patologie croniche per i quali l’assistenza medica è fondamentale per vivere e non può essere interrotta.

La conferenza stampa convocata per mercoledì 26 giugno p.v. da Cisl Cgil Uil territoriali, sarà occasione utile per sollecitare ancora una volta sull’intera materia, tanto  alle istituzioni quanto alla politica, strategie di rilancio delle reti fisiche, dei servizi materiali e immateriali, assunzione di nuovo personale, servizi socio-assistenziali assicurati a tutti gli aventi diritto e per confermare il ruolo partecipativo e di corresponsabilità sociale del sindacato.











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