L’anticiclone africano s’indebolisce sotto la spinta di correnti più fresche. In diminuzione anche la polvere sahariana
L'intensa ondata di caldo che il Salento sta affrontando da inizio settimana è in via di esaurimento, lasciandosi dietro picchi di temperatura non indifferenti.
La città di Manduria ha fatto registrare, da lunedì, massime sopra i 33°C con il culmine tra mercoledì e la giornata di ieri, quando si sono raggiunti i 38°C. L'umidità si è mantenuta piuttosto bassa, questo ha contribuito a mantenere il calore piantato in città la quale, in associazione con la vivace ventilazione settentrionale, ne ha impedito la dispersione. Ovviamente molto fanno gli edifici, che accumulando calore contribuiscono sempre a far avere, in paese, un livello di temperatura maggiore rispetto alla campagna.
A terminare con la ciliegina sulla torta c'ha pensato il grosso carico di polvere sahariana, trasportato in alta quota dall'espansione dell'anticiclone nord-africano. La ventilazione risultava essere da nord, ma la direzione non coincideva con la quota. Questo ha portato alla traslazione di polvere dal Tirreno verso l'Adriatico, pur avvertendo tramontana.
Ora, come anticipato all'inizio, questa intensa fase di caldo si sta gradualmente esaurendo: l'affondo di una circolazione ciclonica a ridosso del mar Ligure permetterà l'ingresso di correnti più fresche, responsabili di una diminuzione termica, in graduale estensione verso sud. Da stasera saranno i settori del nord Puglia ad avvertire il ricambio d'aria, da domani anche il Salento. C'è un margine d'errore che permane sull'intensità del calo termico, ma è ormai quasi certo che si verificherà.
Non ci resta che resistere queste ultime ore.
Buon fine settimana.
Giacomo De Gregorio