venerdì 22 novembre 2024


04/07/2024 17:14:36 - Manduria - Attualità

Nell’articolo, Barbara definita «fra le più preparate del settore, che pian piano si sta facendo spazio nel mondo dei make-up artist, presenziando ad eventi cinematografici e di moda di rilevanza nazionale ed internazionale»

La make-up artista manduriana Barbara Screti intervistata alla rivista patinata settimanale “Vero”.

L’articolo, a firma del Roberto Mallò, è pubblicato sul numero di questa settimana. L’interesse a lei dedicato da una rivista a tiratura nazionale è un ennesimo riconoscimento alle qualità e alla professionalità di Barbara, che da anni lavora per eventi importanti all’interno di un hospitality presente a Sanremo, al Festival del cinema di Venezia e alle Fashion Week nazionali e internazionali come Milano, Roma, Parigi, Dubai, e sui vari set cinematografici.

“Il make-up per lei non ha segreti. Barbara Screti è infatti uno dei nomi più fiorenti e preparati del settore, che pian piano si sta facendo spazio nel mondo dei make-up artist, presenziando ad eventi cinematografici e di moda di rilevanza nazionale ed internazionale» è riportato in premessa. «Una passione innata in lei, alla quale si dedica fin da quando era una bambina, che è riuscita a trasformare in un lavoro che apprezza e ama in grado di darle tantissime soddisfazioni. Un’arte che ha deciso di tramandare anche ad altri, visto che di recente ha anche aperto la sua personale Accademia».

Barbara parla del lungo ma fruttuoso percorso di preparazione compiuto prima di giungere agli alti traguardi attuali.

«Ovviamente c’è stato un percorso di studi lungo, che in realtà non è mai finito perché in questo mondo essere competenti e aggiornate sulle nuove tecniche che le mode le passerelle e i media propongo è fondamentale, per chi come me insegna. Sicuramente, c’è di base una sorta di predisposizione ereditata dalla mia famiglia, da parte di mamma. Mio zio e mio nonno dipingevano magistralmente, nonostante fossero autodidatti; inoltre, il mio bisnonno, che era napoletano, restaurava affreschi nelle chiese. Da ragazza quindi, spinta da questa passione, ho frequentato il liceo artistico, dove era iscritta anche mia sorella maggiore, mossa dalla stessa passione. Da lì, ho potuto sperimentare tecniche di pittura e far esplodere la mia creatività. Tutto questo, inevitabilmente, ha agevolato il lavoro di truccatore che svolgo adesso. Ho iniziato una serie di percorsi di studio che si sono rivelati fondamentali per la mia formazione ed evoluzione professionale. Per prima una scuola d’estetica durata tre anni, poi una nota Accademia di Make-up Romana. Ci sono state, in seguito, una seconda Accademia ed una serie innumerevole di

masterclass e corsi con truccatori internazionali per apprendere tecniche russe, ucraine, brasiliane e così via che continua tutt’ora. L’insegnamento, quindi, è stata una conseguenza; ho iniziato a lavorare come insegnante presso un ente di formazione professionale che mi ha contattata e con il tempo altre scuole, fino ad arrivare alla mia Accademia e al mio studio professionale di formazione privata aperto da qualche mese. Perché la formazione rappresenta ad oggi una fetta importante del mio lavoro».

Questo che vi proponiamo è solo un passaggio dell’intervista, che si può leggere integralmente acquistando la rivista Vero in edicola.











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