venerdì 22 novembre 2024


06/07/2024 06:30:51 - Manduria - Attualità

«A fronte dello scostamento economico tra il vecchio e il nuovo preventivo, è logico pensare che anche l’esborso dovrà essere minore»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del gruppo Demos di Manduria.

«L’approssimarsi della data di inizio del Comedy Film Festival spinge il gruppo Demos – Manduria a interessarsi ancora della discutibile proposta dell’amministrazione Pecoraro, fortemente caldeggiata dal vicesindaco Mariggiò. Ad un nostro recente comunicato riguardante la manifestazione, ha risposto il direttivo del Comedy Film Festival che ha fatto sapere, in una nota stampa pubblicata il 23 giugno, che il dettaglio delle voci ‘spesa’ dell’evento in questione, è consultabile nella sezione ‘Trasparenza’ del sito web www.comedyfilmfest.it, specificando che i preventivati 172 mila euro erano riferiti a una ipotesi di location, ovvero, il Parco Archeologico delle Mura Messapiche. L'ammontare totale della spesa a oggi corrisponde a “soli” 139 mila euro da rendicontare. A fronte dello scostamento economico tra il vecchio e il nuovo preventivo, è logico pensare che anche l’esborso dovrà essere minore.

Bisognerà prestare attenzione su quale sarà il contributo del Comune di Manduria, prelevato dalla tasse dei manduriani. Resterà invariato? (65.000).

Il Comedy Film Festival, tra l’altro, è stato progettato negli stessi giorni (gli stessi!) in cui si terrà a Oria il “Generation Film Festival”, una kermesse simile, ma consolidata negli anni. Inoltre, risulta davvero inspiegabile la scelta che portò nello scorso novembre a ipotizzare la realizzazione del “Comedy Film Festival” messapico nel Parco Archeologico di Manduria, visto che a tutt'oggi tale Parco non è ancora fruibile.

Se non fossimo certi dell’incompetenza dell’Amministrazione Pecoraro, ci sarebbe da chiedersi se esistono problemi di altra natura. La prudenza, però, consiglia di esortare fin d’ora gli organi di controllo a esercitare le prerogative loro assegnate, affinché – a consuntivo – si faccia chiarezza su entrate e uscite.

Il sindaco Pecoraro, Mariggiò e tutti gli altri devono tenere sempre presente che i soldi che spendono non sono di loro proprietà e non sono soldi del Monopoli: sono soldi veri, prelevati della tasche dei manduriani, esattamente uguali a quelli con cui lor signori vengono pagati ogni mese. Per chi ha avuto il ruolo di Revisore dei Conti in città importanti, un simile inciampo è inspiegabile.

La scelta di affiancare l’immagine di Manduria a personaggi come Boldi e Montesano, è scriteriata. I denari impegnati in questa iniziativa sono davvero troppi e ingiustificati. La ricaduta commerciale su Manduria della “tre giorni da ridere”, non potrà essere superiore a quella di una festa paesana; la ricaduta di immagine, malinconicamente patetica. Importare un format da Ferrara, ignorando le identificanti energie del territorio, è quantomeno imbarazzante.

La Puglia è diventata un attrattore turistico internazionale puntando sulla proprie caratteristiche, uniche e apprezzate ovunque. A Manduria, invece, si importa un Festival da Ferrara, come se la città di Pietro Lacaita e di Giuse Dimitri avesse bisogno di farsi colonizzare culturalmente».











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