Il Manduria Pride è stata una vivace occasione per persone di tutte le età e provenienze di unirsi e celebrare l’amore in tutte le sue forme e la libertà di essere sé stessɜ
Patrocinata moralmente dal Comune di Manduria ed organizzata dal Comitato Territoriale Arcigay Taranto, in collaborazione con la Hermes Academy ed il collettivo locale La Dora, la parata del Manduria Pride è inserita nel più ampio contesto dell’Onda Pride provinciale, iniziata il 1° Giugno scorso con il Taranto Pride.
In apertura della passeggiata dell’orgoglio: presso la villa comunale si sono susseguiti vari interventi.
Francesca ha puntato la propria attenzione sull’aspetto politico e sull’aspetto umano del Pride.
Itan ha condiviso la propria testimonianza di ragazzo trans.
Anna ha parlato del potenziale delle associazioni.
A seguire, la lettera di Rebecca, che lo scorso anno ha condiviso la propria storia al termine della parata, in dialogo con la scrittrice e attivista Alessia Nobile.
«Ciao a tuttɜ!
Anche se non posso essere lì con voi oggi, il mio cuore marcia al vostro fianco.
Questo pomeriggio è un momento speciale per celebrare l’amore in tutte le sue forme, l’orgoglio di essere chi siamo e la bellezza della nostra comunità.
Il Pride è più di una parata: è un grido di libertà, un inno alla diversità, un abbraccio collettivo che dice “ci siamo, esistiamo e siamo bellissimi”.
È un momento per ricordare quanto sia importante continuare a lottare per i diritti di tuttɜ, soprattutto oggi come oggi, per un mondo dove nessunə deve nascondersi o aver paura di essere sé stessə.
Voglio che sentiate il mio sostegno e il mio amore, anche da lontano, come un ruggito di una leonessa su di una montagna remota.
Siate voi stessi SEMPRE, celebrate con orgoglio e gioia, e sappiate che ogni sorriso, ogni passo e ogni parola di oggi costruiscono un futuro più luminoso e inclusivo.
PS Io sono dalla vostra parte, sono orgogliosa di ciò che siete e siamo, non dimenticatelo mai.
Con tutto l’amore che posso,
Rebecca»
Un movimento in crescita
Come ha raccontato Lu Pignatelli, l’Onda Pride provinciale, partita lo scorso 1° giugno, vede un coinvolgimento crescente ed una partecipazione vivace della comunità locale.
I pride nel tarantino hanno diverse finalità. Tra questi, l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti e le sfide affrontate dalla comunità LGBTQIA+, promuovendo l’uguaglianza, la celebrazione delle diversità e le storie di vita personali. È essenziale portare questi eventi in tutta la provincia ionica: i gruppi marginalizzati sono spesso isolati nei piccoli comuni.
L’evento inaugurale a Taranto, lo scorso 1° giugno, ha già dimostrato una forte partecipazione, creando un’atmosfera di accoglienza e solidarietà, un segnale positivo per gli eventi successivi, come il Manduria Pride.
Il Manduria Pride rappresenta un ulteriore passo avanti nel promuovere i diritti LGBTQIA+ e la visibilità dei gruppi marginalizzati.
Il percorso e la tappa finale
Il gruppo ha attraversato le strade della città, partendo dalla villa comunale e passando per SP359, piazza Garibaldi, corso XX Settembre, via Roma, via per Oria, per giungere in piazza Giovanni XXIII intorno alle 20.
Nella piazza in cui, al termine della prima edizione del Pride locale nel 2022, fu dipinta la prima panchina arcobaleno di Manduria, Alfredo Traversa, attore, regista e drammaturgo, ha presentato il suo romanzo storico “1939 Una vita a domino”, che racconta la quotidianità delle persone queer confinate alle isole Tremiti da Mussolini.
Pignatelli, che ha moderato i vari interventi, ha parlato dei servizi offerti da IRIS - In Rete per Identità e Soggettività Libere, Sportello LGBTQIA+ di Grottaglie. Ha fatto cenno all’ennesimo femminicidio, consumato a Roma all’ora di pranzo: Manuela uccisa dal suo ex compagno. Pignatelli ha invitato a riflettere sulla proposta di legge che vorrebbe la gestazione per altrɜ un reato universale.
Mai dare i diritti per scontati. Occorre creare comunità e lottare in unione, con tutte le nostre specificità.
«Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; ed ogni città o casa, divisa contro se stessa non può durare». Pare lo abbia detto Gesù di Nazareth. In tempi più recenti, Abraham Lincoln (16esimo presidente degli Stati Uniti d’America, che il 4 luglio festeggiano l’Indipendence Day) ha riformulato: «Una casa divisa contro sé stessa non può reggere».
Cosa significa comunità per noi? La parola comunità è stata il leitmotiv dell’evento.
Qualche feedback
Al termine della manifestazione, alla pagina instagram di Arcigay Taranto (@arcigay_queertown_taranto) sono giunti diversi messaggi. Ne riportiamo alcuni.
Ciao! Ringrazio davvero di cuore per questo pride!
Siamo stati in pochi ma è sempre bello che ci siamo :)
Mariangela
È stato un vero piacere, ci date l'occasione di renderci migliori e sperare in una libertà di pensiero e di espressione da trasmettere alle generazioni future. La speranza di poter essere se stessɜ, sempre, senza timori. Grazie
Erica
Un messaggio di unità e libertà
Il Manduria Pride è stata una vivace occasione per persone di tutte le età e provenienze di unirsi e celebrare l’amore in tutte le sue forme e la libertà di essere sé stessɜ.
Il comitato organizzatore ha sottolineato l’importanza di portare il Pride nel contesto dei piccoli comuni di provincia, in cui spesso le tematiche LGBTQIA+ non trovano lo spazio necessario per essere discusse. La visibilità è uno strumento potente per combattere pregiudizi e discriminazioni, e il Manduria Pride si propone di fare proprio questo: dare voce a chi spesso è costrettə al silenzio.