Un’opportunità per riflettere attraverso il teatro dell’assurdo, su cosa significhi essere umani e su come possiamo resistere alla disumanizzazione e all'incomunicabilità
Sono trenta gli studenti impegnati in questa importante opera teatrale. 20 gli attori sul palco, e altri 10 studenti “dietro le quinte” occupati tra scenografia e costumi, direzione di scena e direzione audio-video. Diretto dalle professoresse Angela Falcone e Ilaria Marzo, “Rhinocéros – il Rinoceronte" di Eugène Ionesco è un'opportunità per riflettere attraverso il teatro dell’assurdo, su cosa significhi essere umani e su come possiamo resistere alla disumanizzazione e all'incomunicabilità. Ionesco utilizza la figura del rinoceronte per simboleggiare la perdita dell'umanità. Questo imponente mammifero, capace di attaccare ma anche di affascinare, diventa il simbolo di un'attrazione fatale verso il conformismo. Cederà anche Bérenger, il giovane protagonista, o riuscirà a resistere, rimanendo l'unico uomo?
L’opera è stata rappresentata per la prima volta nel 1959 in Germania a denunciare proprio il desiderio irresistibile di omologarsi e la tentazione di abbandonare la propria unicità per fondersi con la massa, diventando così un anonimo rinoceronte. L'allusione al nazismo e ai totalitarismi, come manifestazioni terrificanti dell'unidimensionalità, è chiara ed inequivocabile. Gli studenti parleranno sia in italiano che in francese, lingua di origine dell'opera, che riemerge per marcare i momenti più significativi dell'azione, quelli in cui, nella follia generale, i personaggi colgono verità profonde e fotografano causticamente la realtà che si sta verificando sotto ai loro occhi.
“Confrontarsi con questa pièce di Ionesco è stata un’esperienza fantastica - dichiara la prof.ssa Angela Falcone - nella quale abbiamo sperimentato fusione di anime e di sentire anche diversi tra loro, grazie all’apporto costante e fecondo di ciascun partecipante al progetto. Il lavoro di lettura ed interpretazione ci ha consentito di attivare forza comunicativa, di intercettare entusiasmi ed energie, di amalgamarli nella tensione comune verso l’obiettivo della «mise an scène». « L’amitié malgré tout », la nostra amicizia al di là di tutto, il piacere di costruire insieme, di trovare connessioni, é stato il dono più ricco di questa avventura, al di là di ogni risultato”.
“Vedremo rinoceronti con la paglietta, accese discussioni a passo di tango e altre assurdità, esilaranti eppure significative – spiega la prof.ssa Ilaria Marzo -La nostra messa in scena ha cercato un compromesso tra l'intenzione dell'opera di abbandonare la tradizionale coerenza logica, linguistica e di relazioni, da una parte, e la necessità, dall’altra, di guidare i giovani attori nella costruzione dei personaggi, dotandoli di motivazioni proprie, della loro storia, delle emozioni che li animano o che li colgono all'improvviso. Però sempre, guidati da Ionesco, con la chiave dell’autoironia, o, per dirla con lui, della 'parodia della parodia' ”.
“Le questioni sollevate da Ionesco, pur cambiando tono con il passare del tempo, restano di estrema attualità – commenta il dirigente scolastico Maddalena Di Maglie - In un mondo in cui gli strumenti di alienazione sono sempre più sofisticati, è fondamentale preservare la nostra coscienza e resistere alla tentazione del conformismo. E noi abbiamo sempre creduto nel teatro, sia agito che fruito, come strumento di riflessione critica e di consapevolezza sociale”.
Dettagli dell'evento:
Titolo: Rhinocéros di Eugène Ionesco
REGIA: Angela Falcone, Ilaria Marzo
Trama
In una piccola città della Francia, in cui tutti si conoscono e si spiano a vicenda, un rinoceronte attraversa le strade nello sconcerto dei passanti. Da quel momento inizia una serie inarrestabile di disastri. Chi può testimoniare viene deriso, mentre le apparizioni di rinoceronti si moltiplicano. Intellettuali e pensatori tentano improbabili spiegazioni ma la rinocerontite dilaga. Cederà anche Bérenger, il giovane protagonista, o riuscirà a resistere, rimanendo l'unico uomo?
Il cast
ATTORI
Bérenger Leonardo Caldarola
Jean Salvatore De Pascalis
Daisy Felicita Maiorano
NEL CAFFÈ
La padrona del Caffè Roberta Desantis
Suo marito Christian Mancini
La cameriera Sara Massafra
La madre Giorgia Barbieri
La figlia Giada Pagliara
La casalinga Sara Lombardi
Il filosofo Fabiana Semeraro
L’allievo Ingrid Taurisano
IN UFFICIO
Sig. Papillon Giulia D’Elia
Sig. Dudard Martina Solazzo
Sig.ra Botard Francesca Carbone
Sig.ra Boeuf Giorgia Caforio
Pompieri Nisrine Mahraj, Marcello Miglietta
ALTRI RINOCERONTI
Letizia Dimitri - Alice Dimilito - Giada Koni
SCENOGRAFIA E COSTUMI
Francesca Gioia – Chiaraluna Lomartire - Miriam Micelli – Chiara Zezza – Sara Zizza - Laura Mola - Gloria Distratis - Giada Fusco - Giorgia Stranieri
ASSISTENTI ALLA REGIA
Direzione di scena Gregorio Massafra, Sofia Spinelli
Direzione audio-video Maia De Padova, Francesca Ciccarese, Francesca Carbone