La formazione corale, diretta dal maestro Salvatore Moscogiuri, è stata invitata dalla Diocesi di Caserta a rendersi protagonista di un doppio appuntamento musicale, nel fine settimana appena trascorso
Ancora un incontro con il grande patrimonio culturale nazionale per il coro polifonico “Alma Gaudia”, che ieri ha avuto onore di esibirsi all’interno della Reggia di Caserta, aggiungendo questa alle altrettanto esaltanti esperienze dell’Arena di Verona, di entrambe le basiliche di San Francesco ad Assisi e di San Pietro in Vaticano, succedutesi nei suoi quattordici anni di storia.
La formazione corale diretta dal M° Salvatore Moscogiuri, che ha sede a Manduria, è stata infatti invitata dalla Diocesi di Caserta a rendersi protagonista di un doppio appuntamento musicale, nel fine settimana appena trascorso.
La trasferta casertana è iniziata sabato scorso, con il concerto tenuto all’interno del duomo romanico del 1153, all’interno del suggestivo borgo medievale di Casertavecchia. Dedicato alla musica sacra o a tema sacro, il programma della serata ha alternato composizioni di Fauré, Bach ed Elgar a celebri arie operistiche di Verdi e Donizetti e ad alcuni canti della tradizione anglosassone. Condotto dal giornalista Giuseppe P. Dimagli, il concerto ha visto l’accompagnamento al pianoforte del M° Alessandra Corbelli e l’esibizione da solista del soprano M° Valeria Lombardi, cantante dalle eccezionali capacità interpretative e vocali.
Il giorno dopo, l’intero ensemble si è trasferito nella reggia borbonica, dove ha animato la messa domenicale all’interno della sfavillante Real Cappella Palatina, che Luigi Vanvitelli progettò traendo ispirazione da quella di Versailles, ritenendo però di migliorarne la collocazione e la distribuzione degli spazi.
Non è mancato, inoltre, un gradito fuoriprogramma. In visita allo splendido Teatro di corte della Reggia, una rappresentanza ristretta del coro è stata autorizzata in via eccezionale a esibirsi sul palcoscenico settecentesco, con un accenno del Va’ pensiero di Verdi. I coristi hanno così potuto saggiare quella che è riconosciuta come la migliore acustica al mondo di un teatro all’italiana, raccogliendo gli applausi dei numerosi turisti presenti.