Le risorse spalmate in quattro esercizi finanziari
“La Regione prende di petto la seria questione delle discariche non ancora dismesse, che rappresentano una fonte di rischio per la salute e per l’ambiente perché non a norma”.
A parlare è il presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia Michele Mazzarano.
“Sono due gli impianti del tarantino che figurano tra le tredici discariche indicate nella delibera di Giunta regionale con cui la Regione stanzia, nell’ambito del Programma Regionale Puglia FESR-FSE 2021-2027 - Azione 2.14, complessivi 75 milioni per la chiusura dei siti contaminati. Si tratta della ex Vergine, in località Mennole, a Taranto e della ex Mandeco, in Contrada “Li Cicci”, a Manduria.
Questa decisione si carica di un significato maggiore se contestualizzato, quindi calato nella realtà jonica estremamente sensibile alle problematiche ambientali.
La Regione parte dalla consapevolezza dell’importanza della buona gestione del ciclo dei rifiuti, e agisce nella piena osservanza della normativa europea.
Le risorse verranno così distribuite: 5 milioni di euro nell’esercizio finanziario 2025, 18 milioni e 750mila euro nell’esercizio finanziario 2026, 18 milioni e 750mila euro nell’esercizio finanziario 2027, 32 milioni e mezzo di euro nell’esercizio finanziario 2028.
Questi gli altri siti:
discarica “ex Francavilla Ambiente” a Francavilla Fontana; discarica “Ecoambiente” a Bitonto; discarica “Enerambiente” a Brindisi; discarica “ex Tradeco” ad Altamura, discarica “ex Daneco” a Giovinazzo; discarica “ex S.I.A Bacino FG/4” a Cerignola; discarica “ex Lombardi” a Palo del Colle; discarica “ex Frisoli” a Foggia; discarica “ex Lombardi” a Conversano; discarica “ex S.I.A Bacino FG/4” a Cerignola; discarica “ex Agecos” a Foggia".