«Il ristagno di acque dell’incipiente fontana ha provocato un maligno insorgere di insetti e un cattivo odore persistente, al punto di rendere fastidioso sia il vivere quotidiano degli abitanti delle strade vicine al Fonte Pliniano, sia l’imbarazzo dei turisti, degli studiosi e dei visitatori delle straordinarie vestigia messapiche»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del gruppo Demos di Manduria.
«Il gruppo Demos Manduria denuncia lo stato di abbandono in cui versa il Parco Archeologico di Manduria. A pochi giorni dall’inaugurazione in pompa magna da parte dell’Amministrazione comunale, risulta evidente la grave insufficienza per la cura del luogo.
Il ristagno di acque dell’incipiente fontana ha provocato un maligno insorgere di insetti e un cattivo odore persistente, al punto di rendere fastidioso sia il vivere quotidiano degli abitanti delle strade vicine al Fonte Pliniano, sia l’imbarazzo dei turisti, degli studiosi e dei visitatori delle straordinarie vestigia messapiche.
Ultima nota: sulla piazza che immette al Parco Archeologico delle Mura Messapiche esiste una cassetta di servizio telefonico sulla quale è presente il segno grafico che simboleggia il nazismo. È lì da anni. Sarebbe opportuno cancellarlo. Non è tollerabile una svastica a due passi dall’ingresso del rinnovato Parco Archeologico della città di Elisa Springer. E nemmeno in qualsiasi altro posto. Sindaco e compagnia bella controllassero l’ingresso delle terme di Abano Terme dove stanno soggiornando: non crediamo che troveranno una croce uncinata».