«Restiamo umani. Bisogna fermare la spirale di morte»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato della sezione PRC “Antonio Gramsci” di Manduria e Avetrana.
«Nell’anniversario degli attacchi del 7 ottobre esprimiamo il nostro cordoglio per tutte le vittime israeliane, palestinesi e libanesi di un conflitto che dura da decenni. Ribadiamo la condanna degli attacchi contro i civili da chiunque perpetrati e la richiesta che venga perseguita la via di una soluzione di pace fondata sul riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, sul rifiuto dell'antisemitismo quanto dell'islamofobia, su una prospettiva di convivenza tra popoli e religioni. Denunciamo una narrazione propagandistica tesa a legittimare il genocidio in corso a Gaza e la strategia di guerra del governo israeliano. La violenza, la disumanità e la morte non sono apparse sulla scena all'improvviso il 7 ottobre, ma rappresentano per il popolo palestinese la normalità di un'oppressione che va avanti da decenni. E' ipocrita ogni condanna di Hamas che non si accompagni a quella del terrorismo di stato israeliano che si è reso responsabile di una sistematica violazione del diritto internazionale, di crimini di guerra e contro l'umanità. E' gravissimo che l'Unione Europea e il nostro governo non abbiano mai assunto una posizione di condanna dei crimini israeliani dopo aver garantito appoggio incondizionato a Netanyahu. Bisogna far prevalere i principi di umanità e la ricerca della pace a partire dall'immediato cessate il fuoco e dal rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi tra cui Marwan Barghouti. Ringraziamo le tante voci di pace che si sono levate nel mondo ebraico a livello internazionale per chiedere la fine dei bombardamenti, dell'occupazione illegale dei territori palestinesi, della pulizia etnica, dell'apartheid, del genocidio. Auspichiamo che il prossimo 12 ottobre sia forte la partecipazione alla manifestazione indetta a Roma dalla comunità palestinese.
Restiamo umani. Bisogna fermare la spirale di morte».
Sezione PRC “Antonio Gramsci” di Manduria e Avetrana