mercoledì 16 ottobre 2024


15/10/2024 08:48:51 - Manduria - Attualità

Il consigliere comunale: «Il Comune, che ha ottenuto il finanziamento, pagherà al Consorzio di Bonifica 4.500 euro all’anno per 20 anni per la cessione del diritto di superficie. Dopo le opere ritorneranno in possesso del Consorzio, che non ha mosso un dito…»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del consigliere comunale progressista Domenico Sammarco. Ecco il testo.

«Nuovo capitolo sulla saga del progetto di rinaturalizzazione dell’area del fiume Chidro, compresa la bonifica dei fabbricati ivi compresi, e realizzazione di centro logistico operativo delle Riserve Naturali.

Il Comune di Manduria sembra finalmente aver raggiunto un accordo con il Consorzio di Bonifica Centro-Sud Puglia (ex Arneo) per procedere con il progetto di riqualificazione del fiume Chidro e dell’area limitrofa: un progetto dell’epoca commissariale che rischiava di restare al palo, a causa della costante inefficienza dell’azione amministrativa di questa Amministrazione. 

Dopo improbabili sopralluoghi che non avevano condotto ad alcun risultato, siamo giunti alla stipula di un contratto per la cessione dell’uso delle aree dove insisterà l’opera. Se da una parte non possiamo che essere speranzosi per una concreta realizzazione del progetto, d’altro canto non possiamo anche non sottolineare come la scarsa capacità politica e di governo dell’Amministrazione Pecoraro conduca sempre ad inutili aggravi per le casse dell’ente.

Ci riferiamo, infatti, alla modifica, rispetto allo stato iniziale, della cessione delle aree da parte del Consorzio di Bonifica che costerà al Comune di Manduria 4.500 euro all’anno per 20 anni, quali corrispettivo per la cessione del diritto di superficie, al termine dei quali il possesso dell’area e delle opere ritornerà nelle mani del Consorzio stesso!

In pratica, il Comune di Manduria si è occupato della progettazione per la bonifica dell’area (che sarebbe toccata all’Arneo, ove l’Amministrazione lo avesse imposto – ma non lo ha mai fatto – poiché pericolosa dal punto di vista ambientale e sanitario); Il Comune di Manduria si è occupato di partecipare al bando della Regione Puglia per ottenere i fondi per la realizzazione del progetto (da cui sono stati concessi 1.300.000 euro); il Comune di Manduria ha l’onere di realizzare l’opera e di gestirla. Ma poi tra soli 20 anni quest’opera diventerà di proprietà del consorzio ex Arneo che, senza aver mosso un dito, senza aver mai effettuato bonifiche sulla zona del Chidro e dopo aver ricevuto ben 90.000 euro (oltre aggiornamenti Istat) in 20 anni, potrà godere dell’opera realizzata dal Comune di Manduria! Davvero un bell’affare!

In una società privata tali amministratori sarebbero stati cacciati a pedate dopo la conclusione di tale contratto! Ma, si sa, quando ci si trova con le scadenze dietro l’angolo, il potere contrattuale viene meno e si diviene costretti ad accettare anche accordi scomodi e costosi, senza magari trattare nemmeno sulla durata ed ipotizzare almeno 40 anni – a canone ridotto – per utilizzare quell’opera pubblica, prima di vederla tornare nella piena proprietà del Consorzio.

Invece questi amministratori pubblici, anziché vergognarsi per tale trattativa e gestione, vorranno sicuramente mettersi anche una medaglia sul petto per questo generoso accordo raggiunto! Insomma, ha negoziato ben poco il sindaco, forse più interessato a battersi per qualche candidatura, che per gli interessi della sua città. Per qualcuno, forse, questa mediocrità andrà bene, ma Manduria merita molto di più».











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